Incontro 'Legalità e diritti umani' alla Sala Rossa del Castello di Barletta
Nessun cenno tuttavia ad alcune situazioni critiche
mercoledì 12 gennaio 2011
iReport
Lodevole iniziativa quella dell'amministrazione comunale di Barletta di organizzare un dibattito pubblico sul tema "Legalità e diritti umani", lunedi scorso nella Sala Rossa del Castello Svevo. È stata decisamente un'ottima occasione per riflettere su alcune storture della società post industriale e di quelle dei paesi in via di sviluppo. L'evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra i Lions club "Barletta Host", "Léontine De Nittis" ed "Ettore Fieramosca"; Leo club Barletta; FIDAPA; Camera del Lavoro Barletta; Associazione Soroptimist; Caritas Barletta; Associazione "Home & Homme" ed il locale Circolo della Sanità. Il dibattito ha visto come relatori il Sindaco di Barletta, Nicola Maffei; l'Assessore comunale alla Legalità e Ambiente, Salvatore Filannino; il Presidente del Gruppo Parlamentare IDV al Senato, Felice Belisario; il missionario Comboniano in Brasile, Padre Saverio Paolillo; il coordinatore della Camera del Lavoro CGIL Barletta, Francesco Corcella. Moderatrice della serata è stata il Presidente Soroptimist Barletta, Arcangela Dilillo.
Gran parte del dibattito è stato incentrato sulla preziosa attività svolta da padre Saverio Paolillo in Brasile. Un'opera meravigliosa quella del missionario comboniano di origini barlettane, un vero seme di pace e fratellanza in un Paese dai forti squilibri sociali, destinato a diventare nell'arco dei prossimi decenni una delle economie forti del pianeta. Le parole profonde e le dure immagini portate dal missionario, non devono però oscurare un'analisi attenta e onesta di ciò che è stato detto nella Sala Rossa del Castello. Davvero apprezzabile è risultato il breve intervento di Francesco Corcella, coordinatore della Camera del Lavoro CGIL Barletta. Il suo j'accuse nei confronti della progressiva disumanizzazione del mondo del lavoro – il sempre più forte e impunito sfruttamento da parte dei datori di lavoro e la debole solidarietà tra i lavoratori – ha avuto momenti davvero vibranti. Importante il richiamo fatto dal senatore Belisario affinché l'acqua rimanga un bene pubblico a disposizione di tutti.
Nemmeno un cenno, ahimè, è stato fatto nel corso del dibattito alle situazioni critiche denunciate da Amnesty International nel suo report annuale sulla situazione dei diritti umani nel nostro Paese. Non una parola sulla situazione di sovraffollamento, di decessi in detenzione, tortura e altri maltrattamenti nelle carceri italiane; non una parola sulle condizioni da campo di concentramento dei CPT, sulle espulsioni e i trasferimenti forzati degli immigrati. Eppure qualche settimana fa sulle coste di Barletta sono sbarcati 62 immigrati, ben assistiti dall'amministrazione sia chiaro, 49 dei quali rimpatriati in Egitto dove la situazione dei diritti umani era ed è a dir poco critica ben prima delle recenti violenze contro i cristiani copti.
Speriamo che sia stata solo una svista causata dalla mancanza di tempo.
Pasquale Diroma
Gran parte del dibattito è stato incentrato sulla preziosa attività svolta da padre Saverio Paolillo in Brasile. Un'opera meravigliosa quella del missionario comboniano di origini barlettane, un vero seme di pace e fratellanza in un Paese dai forti squilibri sociali, destinato a diventare nell'arco dei prossimi decenni una delle economie forti del pianeta. Le parole profonde e le dure immagini portate dal missionario, non devono però oscurare un'analisi attenta e onesta di ciò che è stato detto nella Sala Rossa del Castello. Davvero apprezzabile è risultato il breve intervento di Francesco Corcella, coordinatore della Camera del Lavoro CGIL Barletta. Il suo j'accuse nei confronti della progressiva disumanizzazione del mondo del lavoro – il sempre più forte e impunito sfruttamento da parte dei datori di lavoro e la debole solidarietà tra i lavoratori – ha avuto momenti davvero vibranti. Importante il richiamo fatto dal senatore Belisario affinché l'acqua rimanga un bene pubblico a disposizione di tutti.
Nemmeno un cenno, ahimè, è stato fatto nel corso del dibattito alle situazioni critiche denunciate da Amnesty International nel suo report annuale sulla situazione dei diritti umani nel nostro Paese. Non una parola sulla situazione di sovraffollamento, di decessi in detenzione, tortura e altri maltrattamenti nelle carceri italiane; non una parola sulle condizioni da campo di concentramento dei CPT, sulle espulsioni e i trasferimenti forzati degli immigrati. Eppure qualche settimana fa sulle coste di Barletta sono sbarcati 62 immigrati, ben assistiti dall'amministrazione sia chiaro, 49 dei quali rimpatriati in Egitto dove la situazione dei diritti umani era ed è a dir poco critica ben prima delle recenti violenze contro i cristiani copti.
Speriamo che sia stata solo una svista causata dalla mancanza di tempo.
Pasquale Diroma