Asse attrezzato ex Distilleria, alcune riflessioni di un cittadino
«La zona mi inquieta, anche in qualità di genitore, per una serie di ragioni che caratterizzano quel luogo rendendolo insicuro e pericoloso»
martedì 25 ottobre 2022
iReport
«In questi giorni ho avuto modo di leggere alcuni articoli relativi alla realizzazione del cosiddetto "ASSE ATTREZZATO EX DISTILLERIA - STAZIONE BARI NORD – VIALE MARCONI"; quel cantiere, in pratica, posto su via Vittorio Veneto esattamente di fronte all'uscita della stazione Bari/Nord e che lascia immaginare uno sbocco pedonale sul parallelo V.le Marconi.
Si è parlato dei ritardi procedurali, delle revisioni progettuali e aggiornamento dei costi, dei pareri degli enti preposti, del blocco e della riattivazione del cantiere in questione. Ma nulla ho letto né sentito osservare circa le situazioni e complicazioni collaterali che da tempo - e ancora attualmente – detto cantiere determina su quel tratto di strada prossimo all'uscita posteriore della stazione ferroviaria (nota come Bari/Nord) e che si affaccia proprio sulla via Vittorio Veneto!
Quel che constato tutti i giorni, specie in serata, accompagnando e riprendendo mia figlia di ritorno da Bari, è il ritrovarmi in una sorta di "terra di nessuno", che mi inquieta continuamente, anche in qualità di genitore, per una serie di ragioni che caratterizzano quel luogo rendendolo insicuro e pericoloso per:
Francesco
Si è parlato dei ritardi procedurali, delle revisioni progettuali e aggiornamento dei costi, dei pareri degli enti preposti, del blocco e della riattivazione del cantiere in questione. Ma nulla ho letto né sentito osservare circa le situazioni e complicazioni collaterali che da tempo - e ancora attualmente – detto cantiere determina su quel tratto di strada prossimo all'uscita posteriore della stazione ferroviaria (nota come Bari/Nord) e che si affaccia proprio sulla via Vittorio Veneto!
Quel che constato tutti i giorni, specie in serata, accompagnando e riprendendo mia figlia di ritorno da Bari, è il ritrovarmi in una sorta di "terra di nessuno", che mi inquieta continuamente, anche in qualità di genitore, per una serie di ragioni che caratterizzano quel luogo rendendolo insicuro e pericoloso per:
- l'assoluta scarsa, inappropriata e inadeguata illuminazione pubblica; quella presente è occultata dalle fitte fronde degli alberi posizionati ai due lati della Via Vittorio Veneto;
- l' impossibilità di "vedere" e individuare le persone che vi giungono, l'attraversano o sostano a qualunque titolo o ragione quel tratto di strada, tra l'uscita dalla stazione e la recinzione del cantiere antistante l' Asse attrezzato ex distilleria - Stazione Bari Nord – Viale Marconi;
- la presenza di soggetti equivoci – indigeni, allogeni e/o stranieri che siano - che stazionano in condizioni di evidente irrequietezza psico/fisica, trasandati, talvolta brandendo bottiglie o altro materiale non meglio identificabile proprio per l'oscurità del posto;
- il conseguente imbarazzo di tranquilli giovani, adulti e persone anziane, studenti e lavoratori pendolari di varia provenienza che entrano in quel dubbio ingresso o escono in attesa di essere "prelevati" da propri amici o parenti o per raggiungere le loro vetture parcheggiate "alla buona" nel malmesso spiazzale dei vicini servizi veterinari della Asl Bt;
- l'impossibilità, a tal fine, di effettuare la pur minima sosta senza che si determini un vero e proprio blocco del traffico veicolare e pedonale dovuto anche ad alcune vetture colà parcheggiate per lo stesso motivo;
- la mancanza di una seppur temporanea pensilina che ripari gli astanti dalla pioggia e – ancor più - l'inesistenza di un, seppur temporaneo ed improvvisato, marciapiedi che consenta ai pedoni, che si affacciano sulla Via V.V., di avviarsi verso il suo lato sinistro in direzione Via Leonardo da V. o il punto di arrivo e di partenza dei bus della Ferrotramviaria B/N posti nelle immediate vicinanze della Casa di Riposo R.Margherita in Viale Marconi;
- la presenza di uno sconquassato e impraticabile marciapiedi su tutto il lato alberato parallelo alla strada ferrata, per effetto del rigonfiamento delle grandi radici degli alberi che ne hanno deformato da tempo il percorso e il camminamento di chicchessia a rischio cadute, distorsioni delle caviglie o investimento da parte di qualche autovettura in transito continuo;
- l'inesistente sistema di videosorveglianza che vada oltre la limitata zona del cantiere citato, che includa anche la zona di cui sopra per ragioni di sicurezza ed ordine pubblico e sia direttamente in collegamento con la vicina postazione della polizia ferroviaria – POL.FER. - della Stazione Centrale;
- la mancanza di evidenti indicazioni stradali che orientino tutti coloro che – specie chi arriva sulla Via V.V. – intendono raggiungere un qualunque altro luogo della nostra città;
- Il viavai di ragazzi e ragazzini nonché extracomunitari che attraversano il cantiere dell'asse attrezzato, sollevando e riposizionando la recinzione con incredibile disinvoltura, entrando o uscendo dallo stesso e sbucando all'improvviso provenendo da chissà dove.
Francesco