Trenta giorni fa Barletta perdeva Claudio Lasala

Cosa resta di quella notte un mese dopo

martedì 30 novembre 2021
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Il senso di paura, lo smarrimento, la comunità che si stringe in una fiaccolata. E poi quell'ultimo saluto a Claudio Lasala. Un applauso scrosciante bagnato dalla pioggia e dalle lacrime versate ai funerali del 24enne barlettano, accoltellato nella notte tra il 29 e il 30 ottobre nel pieno della movida cittadina.
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Sono trascorsi trenta giorni dalla tragica vicenda che ha segnato Barletta. Oggi resta lo sgomento di una città che non si è accorta che qualcosa si stava incrinando già da tempo. Perché, prima di arrivare ad un omicidio così efferato, c'è stato un processo di maturazione di un substrato criminale che tutti abbiamo avuto la colpa di non riconoscere. "Sarebbe potuto capitare a chiunque", si sente dire da allora. E questo è quello che fa più paura. Perché Claudio sarebbe potuto essere nostro fratello, nostro figlio, nostro nipote.

I fatti di quella notte

È bastata una sola coltellata all'addome per colpire alcuni organi vitali. L'autopsia sul corpo di Claudio Lasala ha accertato che a causarne la morte è stato uno shock emorragico. Dopo aver festeggiato con gli amici il superamento della prova di preselezione per Allievi finanzieri, nella sua ultima notte Claudio ha subìto 21 trasfusioni di sangue, ma non sono bastate. Prima di essere trasportato all'ospedale Dimiccoli di Barletta, era riverso a terra nei pressi del castello, a qualche metro da dove tutto è cominciato.

Il 18enne Ilyas Abid e il 20enne Michele Dibenedetto si trovano in custodia cautelare in carcere. Su di loro stanno proseguendo le indagini della Procura con l'ipotesi di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Secondo le ricostruzioni effettuate sino ad ora, infatti, tutto sarebbe partito da un litigio all'interno di un locale del centro storico, come testimoniano le immagini di video sorveglianza.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza
Le immagini delle telecamere di sorveglianza
Nel cocktail bar si vede Claudio accerchiato da Ilyas e Michele. Presumibilmente gli chiedono di offrigli da bere, ma Claudio si rifiuta e inizia la discussione con il 20enne (Michele Dibenedetto). I filmati immortalano il 18enne (Ilyas Abid) mentre si impossessa di un coltello dal bancone del locale che poi avrebbe restituito, dopo l'aggressione. Successivamente, l'arma è stata sequestrata dagli inquirenti.

Le responsabilità

Secondo il giudice per le indagini preliminari, Michele Dibenedetto avrebbe spinto ad eseguire l'accoltellamento, poi messo in atto da Ilyas Abid. Una volta all'esterno del locale, «dapprima Dibenedetto colpiva Lasala con un pugno e qualche secondo dopo lo colpiva Abid con il coltello», si legge nell'ordinanza del gip.

Nel suo interrogatorio, Michele Dibenedetto ha proclamato la sua innocenza. Il giovane ha confermato il litigio avuto con Claudio Lasala, ma ha anche detto: «Ho visto il ragazzo che si allontanava correndo a piedi. Io per andare a chiarire la situazione (...) prendevo la mia moto e arrivavo quasi vicino al bar "Le Muse" quando poi ho deciso di tornare indietro».

Secondo questa ricostruzione, Michele non avrebbe assistito all'aggressione. «Mai potevo pensare che fosse stato accoltellato», ha aggiunto Michele agli inquirenti spiegando di aver appreso della notizia solo la mattina dopo: «La mia ragazza ha poi visto la notizia dell'omicidio di quel ragazzo su BarlettaViva ed io sono rimasto scioccato in quanto con lui c'era stato soltanto un diverbio».
Fiaccolata per Claudio
Fiaccolata per Claudio
Fiaccolata in ricordo di Claudio
Fiaccolata in ricordo di Claudio
Fiaccolata
Fiaccolata
Fiaccolata per Claudio
Fiaccolata per Claudio