
Calcio
Orlandi: «Guardiamo più in alto possibile, ci guardiamo intorno per vice-La Mantia»
L'allenatore biancorosso suona la carica
Barletta - martedì 22 ottobre 2013
18.57
In attesa di capire che dimensioni avrà il futuro dopo la sfida di Coppa Italia Lega Pro contro il Lecce e il prossimo incontro di campionato a Pagani, il Barletta si gode il piccolo passo in avanti maturato grazie al 2-2 contro L'Aquila, seconda forza del campionato. Un pareggio arrivato all'ultima curva grazie al centro di Picci, che ha evitato una sconfitta che sarebbe risultata immeritata per i ragazzi allenati da Nevio Orlandi. Ieri sera l'allenatore di Casalmaggiore è stato ospite della trasmissione televisiva "Goal su goal", facendo il punto della situazione in casa biancorossa.
Il post-partita del "Puttilli" ha lasciato in eredità un carico di fiducia, per un Barletta che ha reagito bene allo shock iniziale dello svantaggio a freddo: "Sono contento della reazione dei ragazzi- ha ammesso Orlandi- noi dobbiamo in questi momenti restituire loro autostima e fiducia, in momenti difficili i giovani possono stentare ulteriormente, ma noi cerchiamo sempre di tenerli fuori dalle pressioni». Importanti per rimettere sui binari la partita sono stati i cambi, di uomini e tattici per il mister biancorosso: «Carcione aveva troppa libertà di gioco e ho deciso di mettere un elemento in quella zona per contrastarne la manovra, di lì è nato il cambio di Maccarone con Zigon, senza però cercare di perdere equilibri consolidati. Ho messo la difesa a quattro uomini e un elemento che supportasse Picci e al tempo stesso facesse pressing sul centrocampo abruzzese in fase di impostazione. Non sono uno che bada ai numeri, ma alle caratteristiche dei calciatori: ieri (domenica, ndr) abbiamo provato il 4-2-3-1, ma non sempre si può giocare in quel modo».
Orlandi si è poi soffermato sui singoli visti in campo contro gli abruzzesi: «Nessuno di noi ha colpevolizzato Liverani per il gol dello 0-1. Credo che Legras abbia fatto molto bene accanto ad Allegretti in funzione di quella che era la nostra scelta, ossia di giocare con un centrocampo a due: a centrocampo ho tante alternative, da Branzani a Prutsch passando per Mantovani e Ilari, tutti troveranno spazio. In difesa ho preferito Maccarone a Romeo perché il primo veniva da una buona settimana di allenamenti e aveva ben fatto con la rappresentativa dell'Italia Lega Pro, quindi ho deciso di lanciarlo dal primo».
Domenica il Barletta ha infranto il tabù del gol, scrollandosi di dosso un "non-record" unico dalla A alla D. Il mercato ha portato Zigon, ma l'attacco biancorosso resta ancora privo di un attaccante fisico come l'infortunato La Mantia: «Effettivamente avremmo bisogno di un attaccante con quelle caratteristiche- ha evidenziato Orlandi- ma bisogna vedere cosa c'è in giro e cosa c'è in giro di valido. La dirigenza si sta guardando intorno, ma bisogna capire come stanno calciatori che oggi sono fermi e sono fuori da alcuni organici di società, e qualche motivo ci deve essere. Zigon è una punta di movimento, la sua struttura dice quello, però sa giocare bene e far giocare bene i compagni di squadra. Picci ha le sue caratteristiche, che cerchiamo di sfruttare al meglio, e in questo momento Antonio le sta mettendo in pratica».
Uno dei calciatori più discussi dalla piazza al momento è Emmanuele Cicerelli: «Il ragazzo sta crescendo molto- ha spiegato l'allenatore biancorosso- come stanno facendo altri. Abbiamo giustamente puntato sulla cresciuta di questo gruppo, cosa che sta avvenendo piano piano. Tra la prestazione di Lecce e quella vista contro L'Aquila questo sta succedendo». Indiscutibile è invece l'importanza di capitan Allegretti: "Riccardo è un calciatore che ha un passato importante, è l'elemento di riferimento all'interno dello spogliatoio essendo il più rappresentativo per qualità ed esperienza, si mette a disposizione di società, staff tecnico e compagni. Il suo ruolo in campo e nello spogliatoio è molto importante per noi. Ieri mi ha chiesto lui il cambio, aveva speso tutto con grande generosità».
Dove può arrivare questo Barletta? «Credo che la classifica sia ancora bugiarda nelle zone alte e in quelle basse. Tutti devono ancora attrezzarsi e registrarsi al meglio. Noi cercheremo di arrivare il più in alto possibile- ha concluso Orlandi- raggiungere i playoff sarebbe un traguardo importante per società e squadra, ma ora dobbiamo guardare all'immediato: pensiamo a crescere quanto più possibile. Noi abbiamo pensato a costruire una rosa che facesse da base per la stagione successiva: non avendo calciatori di proprietà, abbiamo pensato di costruire un parco di nostri tesserati, che possono solo migliorare e sono certo che faranno cose importanti per questa società».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il post-partita del "Puttilli" ha lasciato in eredità un carico di fiducia, per un Barletta che ha reagito bene allo shock iniziale dello svantaggio a freddo: "Sono contento della reazione dei ragazzi- ha ammesso Orlandi- noi dobbiamo in questi momenti restituire loro autostima e fiducia, in momenti difficili i giovani possono stentare ulteriormente, ma noi cerchiamo sempre di tenerli fuori dalle pressioni». Importanti per rimettere sui binari la partita sono stati i cambi, di uomini e tattici per il mister biancorosso: «Carcione aveva troppa libertà di gioco e ho deciso di mettere un elemento in quella zona per contrastarne la manovra, di lì è nato il cambio di Maccarone con Zigon, senza però cercare di perdere equilibri consolidati. Ho messo la difesa a quattro uomini e un elemento che supportasse Picci e al tempo stesso facesse pressing sul centrocampo abruzzese in fase di impostazione. Non sono uno che bada ai numeri, ma alle caratteristiche dei calciatori: ieri (domenica, ndr) abbiamo provato il 4-2-3-1, ma non sempre si può giocare in quel modo».
Orlandi si è poi soffermato sui singoli visti in campo contro gli abruzzesi: «Nessuno di noi ha colpevolizzato Liverani per il gol dello 0-1. Credo che Legras abbia fatto molto bene accanto ad Allegretti in funzione di quella che era la nostra scelta, ossia di giocare con un centrocampo a due: a centrocampo ho tante alternative, da Branzani a Prutsch passando per Mantovani e Ilari, tutti troveranno spazio. In difesa ho preferito Maccarone a Romeo perché il primo veniva da una buona settimana di allenamenti e aveva ben fatto con la rappresentativa dell'Italia Lega Pro, quindi ho deciso di lanciarlo dal primo».
Domenica il Barletta ha infranto il tabù del gol, scrollandosi di dosso un "non-record" unico dalla A alla D. Il mercato ha portato Zigon, ma l'attacco biancorosso resta ancora privo di un attaccante fisico come l'infortunato La Mantia: «Effettivamente avremmo bisogno di un attaccante con quelle caratteristiche- ha evidenziato Orlandi- ma bisogna vedere cosa c'è in giro e cosa c'è in giro di valido. La dirigenza si sta guardando intorno, ma bisogna capire come stanno calciatori che oggi sono fermi e sono fuori da alcuni organici di società, e qualche motivo ci deve essere. Zigon è una punta di movimento, la sua struttura dice quello, però sa giocare bene e far giocare bene i compagni di squadra. Picci ha le sue caratteristiche, che cerchiamo di sfruttare al meglio, e in questo momento Antonio le sta mettendo in pratica».
Uno dei calciatori più discussi dalla piazza al momento è Emmanuele Cicerelli: «Il ragazzo sta crescendo molto- ha spiegato l'allenatore biancorosso- come stanno facendo altri. Abbiamo giustamente puntato sulla cresciuta di questo gruppo, cosa che sta avvenendo piano piano. Tra la prestazione di Lecce e quella vista contro L'Aquila questo sta succedendo». Indiscutibile è invece l'importanza di capitan Allegretti: "Riccardo è un calciatore che ha un passato importante, è l'elemento di riferimento all'interno dello spogliatoio essendo il più rappresentativo per qualità ed esperienza, si mette a disposizione di società, staff tecnico e compagni. Il suo ruolo in campo e nello spogliatoio è molto importante per noi. Ieri mi ha chiesto lui il cambio, aveva speso tutto con grande generosità».
Dove può arrivare questo Barletta? «Credo che la classifica sia ancora bugiarda nelle zone alte e in quelle basse. Tutti devono ancora attrezzarsi e registrarsi al meglio. Noi cercheremo di arrivare il più in alto possibile- ha concluso Orlandi- raggiungere i playoff sarebbe un traguardo importante per società e squadra, ma ora dobbiamo guardare all'immediato: pensiamo a crescere quanto più possibile. Noi abbiamo pensato a costruire una rosa che facesse da base per la stagione successiva: non avendo calciatori di proprietà, abbiamo pensato di costruire un parco di nostri tesserati, che possono solo migliorare e sono certo che faranno cose importanti per questa società».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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