Paolo Giovannini, ds Pontedera
Paolo Giovannini, ds Pontedera
Calcio

Giovannini (dg Pontedera): «Al Barletta serve pazienza, noi contenti del nostro torneo»

I prossimi avversari dei biancorossi presentati dal loro "creatore"

Una vita spesa in Toscana, tante promozioni alle spalle tra serie D e Seconda Divisione e un presente in copertina in una solida realtà. Questa sin qui la carriera di Paolo Giovannini, direttore generale del Pontedera, "matricola terribile" che dopo una partenza-sprint sta accusando un lieve calo di rendimento nel girone B di Prima Divisione Lega Pro, dove oggi occupa la settima posizione con 21 punti. Domani pomeriggio, dopo il turno di riposo goduto domenica, i toscani saranno ospiti del Barletta sul prato del "Cosimo Puttilli", in una sfida che il "demiurgo" (calcistico) degli amaranto ha presentato ai nostri microfoni:

Giovannini, tornate a Barletta dopo il rinvio dell'1 dicembre. Che Pontedera arriva al "Puttilli"?
«Ci arriviamo bene, abbiamo giocato sabato mattina in amichevole contro una formazione di Eccellenza toscana, poi ci siamo allenati venerdì con una doppia seduta. Oggi (ieri, ndr) abbiamo svolto la rifinitura e domani mattina (oggi, ndr) partiamo per la Puglia».

A Barletta c'è un clima non contento verso la squadra. Che tipo di avversario e ambiente vi aspettate?
«Sicuramente sarà una sfida difficile, il girone B è molto equilibrato: il Barletta ha fatto partite ottime a Catanzaro, Gubbio, contro il Perugia, mettendo in difficoltà formazioni di gran valore. Io ci sono venuto tre anni fa con la Lucchese, quando perdemmo 1-0, e ricordo un campo difficile, sul quale è facile lasciare punti».

Che tipo di Lega Pro è quella partorita da questa particolare stagione?
«Io dico sempre che solo cinque squadre hanno sposato la linea verde in toto: noi, il Barletta, la Paganese, il Viareggio e la Nocerina. Affrontare giocatori davvero forti tutte le domeniche con ragazzi spesso alla prima esperienza tra i professionisti non è facile: non ci deve essere dissapore se un progetto stenta a decollare, mi viene da pensare riguardo al Barletta. Conosco bene il dg Martino, sappiamo che ci sono squadre che spendono milioni e magari restano con un pugno di mosche in mano. Ci sono 11 squadre che potenzialmente oggi potrebbero andare in serie B: noi abbiamo sposato la linea della valorizzazione dei giovani, ma ci vuole tempo come la classifica dimostra. Non a caso, delle cinque formazioni di cui ho parlato, solo noi occupiamo zone più alte in classifica. E' un campionato in cui chi ha un budget ridotto deve mettere in conto di trovarsi nelle ultime posizioni».

Tanti nuovi volti, ma anche un nucleo consolidato di 5/11 confermati rispetto allo scorso anno: è questo il segreto del Pontedera?
«Abbiamo anche cambiato tanto, ma il nostro staff tecnico è collaudato: ho lavorato con Indiani a Massa, a Lucca e a Pontedera adesso. Abbiamo un allenatore molto preparato, ma anche noi siamo una formazione giovane: oggi stiamo andando al di là delle aspettative. Il nostro obiettivo è arrivare tra i primi 11 per non avere decurtazioni sui contributi derivanti dal minutaggio dei giovani. Raggiungere i playoff sarebbe una soddisfazione, oltre che la certezza di avere un tesoretto per la prossima stagione».

Arrighini è il vostro nome in rampa di lancio: è possibile una sua partenza a gennaio, direzione-Reggina?
«Arrighini è un calciatore di sicuro valore: lui è in comproprietà, ma credo che oggi la Reggina abbia bisogno di giocatori maggiormente navigati e lui può restare in Prima Divisione per consolidare il suo futuro e magari raggiungere le vette della classifica cannonieri».

Che tipo di partita sarà quella di domani?
«Un punto a Barletta ci permetterebbe di raggiungere il quinto posto in classifica, superando Lecce e Benevento. Noi abbiamo studiato il Barletta, ma non pensiamo di stravolgere il nostro atteggiamento, improntato sul classico 3-5-2, che punta forte sui due ragazzi lì davanti, Grassi e Arrighini, che oggi sono giocatori importantissimi per la categoria».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte foto: gazzettalucchese.it
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