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Calcio
Da un biancorosso all'altro: Mariano Stendardo, l'ex di Barletta-Savoia
Il difensore campano l'anno scorso ha conquistato la Lega Pro a Torre Annunziata
Barletta - domenica 28 settembre 2014
189 centimetri per 74 chilogrammi, 236 presenze e 17 reti in 13 anni di carriera tra A, B, C1, C2 e Campionato Nazionale Dilettanti, esperienza da vendere e leadership già riconosciuta dagli altri compagni di reparto, unita alla voglia di tornare a calcare i campi "pro": l'identikit conduce a Mariano Stendardo, nato a Napoli il 2 maggio 1983 e prossimo al ritorno da avversario contro l'ultima società per la quale ha giocato, il Savoia. Non sarà il "Giraud" a celebrare l'incrocio, ma il "Cosimo Puttilli" di Barletta, sua nuova casa: da due mesi ormai il difensore 31enne è passato al biancorosso di Puglia, ma ancora fresco è il ricordo di Stendardo a Torre Annunziata, dove ha contribuito con due reti in 31 partite alla conquista della promozione nella scorsa stagione, chiusa dal Savoia a quota 82 punti nel girone I.
Fratello minore di Guglielmo Stendardo, difensore centrale in forza all'Atalanta, il 31enne campano è arrivato a Barletta a titolo definitivo in luglio, firmando un contratto biennale. Nel suo curriculum il settore giovanile del Napoli e esperienze nel campionato cadetto con le maglie di Grosseto, Messina e Salernitana, per un totale di 97 presenze in serie B. «Barletta è una piazza importante. Al Savoia ho trovato una situazione simile, con i tifosi che erano il dodicesimo uomo in campo» aveva spiegato Stendardo nel ritiro di Cascia: la piazza di Barletta gli aveva riservato diversi applausi e una fiducia anticipata tributandogli onori in sede di presentazione ufficiale della rosa, mister Sesia gli ha già affidato le chiavi del reparto e lui nei primi turni di campionato ha ripagato con grinta e "cazzimma" da vendere, come dimostrato tenendo nervi saldi anche in situazioni complicate e rispondendo senza remore agli avversari, come avvenuto a Lecce con Salvi.
Fisico da granatiere, Stendardo jr. fa del gioco aereo il suo punto di forza. Con il Savoia ha già avuto un incrocio, il 16 agosto nello 0-1 con cui il Barletta espugnò il neutro di Pagani in Coppa. «Ho sempre dato il massimo per questa maglia e onestamente mi aspettavo un trattamento diverso. Un accordo si sarebbe di sicuro trovato, i soldi non sarebbero stati un problema. Ora sono contento di essere al Barletta, ma a Torre Annunziata sarei rimasto» aveva ammesso al termine del match. Tempi passati, ora che Stendardo è già nei cuori del tifo biancorosso. Domani sera alle 20.45 avrà di fronte una partita dal sapore speciale: tutto pronto per un'altra prova da "ministro della difesa".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fratello minore di Guglielmo Stendardo, difensore centrale in forza all'Atalanta, il 31enne campano è arrivato a Barletta a titolo definitivo in luglio, firmando un contratto biennale. Nel suo curriculum il settore giovanile del Napoli e esperienze nel campionato cadetto con le maglie di Grosseto, Messina e Salernitana, per un totale di 97 presenze in serie B. «Barletta è una piazza importante. Al Savoia ho trovato una situazione simile, con i tifosi che erano il dodicesimo uomo in campo» aveva spiegato Stendardo nel ritiro di Cascia: la piazza di Barletta gli aveva riservato diversi applausi e una fiducia anticipata tributandogli onori in sede di presentazione ufficiale della rosa, mister Sesia gli ha già affidato le chiavi del reparto e lui nei primi turni di campionato ha ripagato con grinta e "cazzimma" da vendere, come dimostrato tenendo nervi saldi anche in situazioni complicate e rispondendo senza remore agli avversari, come avvenuto a Lecce con Salvi.
Fisico da granatiere, Stendardo jr. fa del gioco aereo il suo punto di forza. Con il Savoia ha già avuto un incrocio, il 16 agosto nello 0-1 con cui il Barletta espugnò il neutro di Pagani in Coppa. «Ho sempre dato il massimo per questa maglia e onestamente mi aspettavo un trattamento diverso. Un accordo si sarebbe di sicuro trovato, i soldi non sarebbero stati un problema. Ora sono contento di essere al Barletta, ma a Torre Annunziata sarei rimasto» aveva ammesso al termine del match. Tempi passati, ora che Stendardo è già nei cuori del tifo biancorosso. Domani sera alle 20.45 avrà di fronte una partita dal sapore speciale: tutto pronto per un'altra prova da "ministro della difesa".
(Twitter: @GuerraLuca88)
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