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Calcio
Barletta, un poker di soluzioni per ripartire
3-5-2 e 3-4-3 sin qui infruttuosi, Orlandi ha altre opzioni tattiche
Barletta - giovedì 28 novembre 2013
0.10
Che quella ottenuta domenica 11 novembre al "Barbetti" di Gubbio in doppia superiorità numerica per il Barletta sia stata una "vittoria di Pirro", di quelle che fanno più male che bene, oltre che la prima e sin qui unica affermazione nel campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, è più di un fondato sospetto. Il successo contro gli umbri di Bucchi aveva fatto delineare un punto di ripartenza fissato per Liverani e compagni, ma le successive sconfitte contro Viareggio e Benevento, in cui la squadra ha incassato sei centri realizzandone due e sciorinando lampi di calcio solo nel finale della sfida nel Sannio, hanno confermato limiti e confini della realtà biancorossa.
Le colpe del calciomercato estivo restano equipartite tra gli abitanti delle stanze di via Vittorio Veneto, ma l'ombra di un gioco prevedibile e con poche soluzioni getta ombre sul 3-5-2, a volte tramutato in 3-4-3, di mister Nevio Orlandi, manna dal cielo tattica in marzo, quando si trattava di blindare la difesa e portare in salvo una rosa giovane, spada di Damocle oggi. Vediamo un po' le soluzioni che l'allenatore di Casalmaggiore potrebbe apportare alla causa biancorossa per raddrizzare la barca, a partire dalla sfida di domenica prossima al "Puttilli" contro il Pontedera, dove saranno assenti gli infortunati Allegretti e La Mantia e lo squalificato Picci.
3-4-1-2: spazio per Zigon e Ilari
Sarebbe la soluzione meno "traumatica", in quanto permetterebbe a mister Orlandi di mantenere il suo "mantra" tattico, sostenuto anche dal Dg Martino, la difesa a tre che dai tempi di Reggio Calabria caratterizza gli schemi dell'uomo di Casalmaggiore. Uno dei tanti limiti evidenziati ad oggi dalla rosa biancorossa è la scarsa imprevedibilità negli ultimi 25 metri, dove troppo spesso Picci resta isolato e Cicerelli fatica partendo da sinistra. Guardando l'organico, l'impressione è che serva come il pane un interprete che colleghi la mediana, che spesso stenta ad accompagnare l'azione, e l'attacco. Qui spuntano due nomi: Zigon e Ilari, due degli elementi maggiormente sacrificati sin qui. A perdere la maglia sarebbe D'Errico, poco adatto a coprire tutta la corsia, mentre in assenza di Allegretti (altra opzione nei panni di "numero 10") le chiavi della mediana andrebbero a Legras, accompagnato da uno tra Prutsch, Branzani e Mantovani.
4-3-3: via un centrale in difesa
Prima opzione che rovescia il "dogma" del terzetto arretrato. Spesso e volentieri il Barletta è passato alla retroguardia a 4 quando è stato necessario recuperare il risultato. In questo caso al centro spazio per i soli Camilleri e Di Bella, con Romeo e Maccarone in panchina (il primo può essere anche adattato a destra) e il duo Cane-Pippa sulle fasce, con Cascione che chiede spazio a sinistra. In mezzo al campo regìa affidata a Legras in assenza di Allegretti, affiancato da Branzani e Mantovani (Prutsch e Ilari le varianti), con D'Errico e Cicerelli larghi a sostenere uno tra Picci e Zigon.
4-2-3-1: Allegretti più avanti?
È la soluzione che consentirebbe l'utilizzo del doppio regista, con Legras e Allegretti contemporaneamente in campo. Detto della linea a 4 in difesa, a centrocampo sarebbero attese le maggiori novità. Legras giocherebbe nel duo davanti alla difesba con Prutsch o Mantovani, elementi maggiormente dediti al recupero palla, mentre D'Errico e Cicerelli sarebbero liberati da compiti di copertura e troverebbero sostegno centrale in un fantasista, oggi Ilari domani Allegretti. Picci e Zigon si comanderebbero la maglia di prima punta.
4-4-2: difficile da applicare, D'Errico torna alle origini
È l'ipotesi meno applicabile al momento, ma anche la soluzione in cui si potrebbero meglio ottimizzare le corsie laterali, sin qui una delle poche frecce utili nella faretra biancorossa. Riprenderebbe quota la candidatura di Romeo a destra, opzione utile per coprire le spalle a D'Errico, mentre a sinistra Pippa e Cascione si dividerebbero mediana e centrocampo, con la coppia Camilleri-Di Bella salda in mezzo. A centrocampo uno tra Allegretti e Legras andrebbe affiancato da un uomo di corsa (Mantovani e Prutsch più di Branzani e Ilari). In attacco Zigon contenderebbe con ottime credenziali una maglia a Cicerelli accanto a Picci, che proprio in un reparto avanzato a due, a Martina Franca, ha realizzato il miglior score in carriera.
Tante vesti, pochi interpreti: il Barletta confermerà lo stesso abito o cambierà abitudini sul campo?
(Twitter:@GuerraLuca88)
Le colpe del calciomercato estivo restano equipartite tra gli abitanti delle stanze di via Vittorio Veneto, ma l'ombra di un gioco prevedibile e con poche soluzioni getta ombre sul 3-5-2, a volte tramutato in 3-4-3, di mister Nevio Orlandi, manna dal cielo tattica in marzo, quando si trattava di blindare la difesa e portare in salvo una rosa giovane, spada di Damocle oggi. Vediamo un po' le soluzioni che l'allenatore di Casalmaggiore potrebbe apportare alla causa biancorossa per raddrizzare la barca, a partire dalla sfida di domenica prossima al "Puttilli" contro il Pontedera, dove saranno assenti gli infortunati Allegretti e La Mantia e lo squalificato Picci.
3-4-1-2: spazio per Zigon e Ilari
Sarebbe la soluzione meno "traumatica", in quanto permetterebbe a mister Orlandi di mantenere il suo "mantra" tattico, sostenuto anche dal Dg Martino, la difesa a tre che dai tempi di Reggio Calabria caratterizza gli schemi dell'uomo di Casalmaggiore. Uno dei tanti limiti evidenziati ad oggi dalla rosa biancorossa è la scarsa imprevedibilità negli ultimi 25 metri, dove troppo spesso Picci resta isolato e Cicerelli fatica partendo da sinistra. Guardando l'organico, l'impressione è che serva come il pane un interprete che colleghi la mediana, che spesso stenta ad accompagnare l'azione, e l'attacco. Qui spuntano due nomi: Zigon e Ilari, due degli elementi maggiormente sacrificati sin qui. A perdere la maglia sarebbe D'Errico, poco adatto a coprire tutta la corsia, mentre in assenza di Allegretti (altra opzione nei panni di "numero 10") le chiavi della mediana andrebbero a Legras, accompagnato da uno tra Prutsch, Branzani e Mantovani.
4-3-3: via un centrale in difesa
Prima opzione che rovescia il "dogma" del terzetto arretrato. Spesso e volentieri il Barletta è passato alla retroguardia a 4 quando è stato necessario recuperare il risultato. In questo caso al centro spazio per i soli Camilleri e Di Bella, con Romeo e Maccarone in panchina (il primo può essere anche adattato a destra) e il duo Cane-Pippa sulle fasce, con Cascione che chiede spazio a sinistra. In mezzo al campo regìa affidata a Legras in assenza di Allegretti, affiancato da Branzani e Mantovani (Prutsch e Ilari le varianti), con D'Errico e Cicerelli larghi a sostenere uno tra Picci e Zigon.
4-2-3-1: Allegretti più avanti?
È la soluzione che consentirebbe l'utilizzo del doppio regista, con Legras e Allegretti contemporaneamente in campo. Detto della linea a 4 in difesa, a centrocampo sarebbero attese le maggiori novità. Legras giocherebbe nel duo davanti alla difesba con Prutsch o Mantovani, elementi maggiormente dediti al recupero palla, mentre D'Errico e Cicerelli sarebbero liberati da compiti di copertura e troverebbero sostegno centrale in un fantasista, oggi Ilari domani Allegretti. Picci e Zigon si comanderebbero la maglia di prima punta.
4-4-2: difficile da applicare, D'Errico torna alle origini
È l'ipotesi meno applicabile al momento, ma anche la soluzione in cui si potrebbero meglio ottimizzare le corsie laterali, sin qui una delle poche frecce utili nella faretra biancorossa. Riprenderebbe quota la candidatura di Romeo a destra, opzione utile per coprire le spalle a D'Errico, mentre a sinistra Pippa e Cascione si dividerebbero mediana e centrocampo, con la coppia Camilleri-Di Bella salda in mezzo. A centrocampo uno tra Allegretti e Legras andrebbe affiancato da un uomo di corsa (Mantovani e Prutsch più di Branzani e Ilari). In attacco Zigon contenderebbe con ottime credenziali una maglia a Cicerelli accanto a Picci, che proprio in un reparto avanzato a due, a Martina Franca, ha realizzato il miglior score in carriera.
Tante vesti, pochi interpreti: il Barletta confermerà lo stesso abito o cambierà abitudini sul campo?
(Twitter:@GuerraLuca88)
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