
Calcio
Barletta – L’Aquila vista dalla Curva: prospettive diverse in salsa biancorossa
Dal saluto di Infantino, alla presenza di capitan Lanotte, passando per il pareggio al cardiopalma
Barletta - martedì 22 ottobre 2013
01.26
Un piccolo passo in avanti dal punto di vista del gioco e dei risultati per il Barletta di mister Orlandi. Nonostante un pareggio che sa quasi di beffa, i biancorossi hanno dato una degna risposta alle recenti prestazioni negative. Ai punti avrebbe meritato sicuramente la squadra di casa, ma in vantaggio per larghi tratti di gara c'è stato L'Aquila: Carcione e Del Pinto conducono i rossoblu avanti due volte, ma una prodezza di Allegretti e il bellissimo gol dell' "airone" Picci portano un meritato punto che smuove leggermente la classifica.
Il sole scalda i gradoni dello stadio "Cosimo Puttilli" , si comincia a prendere posto e per i tifosi arriva una splendida sorpresa: dopo ben tre anni dalla sua ultima volta, si rivede Vincenzo Lanotte, ex capitano del Barletta con un passato fra le fila de L'Aquila. Amato e rispettato, il "capitano" ha voluto consegnare alle due curve una targhetta in segno di riconoscenza, oltre a voler ricordare i tragici eventi che hanno afflitto entrambe le città nel recente passato. Il suo nome è stato scandito a gran voce dall'intero settore di fede barlettana, così come quello di Saveriano Infantino, ex della gara e mai dimenticato. Chiamato più volte sotto la curva, il bomber di Tolve ha dovuto aspettare il termine della partita per poter abbracciare i suoi sostenitori. Triplice fischio finale, un punto che non fa male a nessuno e corsa fin sotto la curva: non sarà come quella volta a Brindisi, ma Saveriano batte la mano sul proprio cuore e visibilmente commosso ringrazia tutti quei tifosi che in tre anni hanno saputo dargli tutto.
A prescindere da quelli che possono essere i risultati o gli obiettivi stagionali, i ragazzi che coordinano il lavoro del cuore pulsante della tifoseria meritano un capitolo a parte. Partiti dal nulla, sono riusciti a riportare a Barletta quella passione che mancava da anni e non fa niente se con l'avvento del professionismo alcuni appassionati hanno scelto la poltrona di casa, l'importante è avere intorno gente che crede davvero in quella maledetta maglia a strisce biancorosse. E' stato spettacolare vedere l'intera curva cantare anche dopo il momentaneo vantaggio de L'Aquila. Chiunque si sarebbe arreso in quella situazione, ma noi no … siamo Barlettani.
Twitter: (@Massi_dipa)
Il sole scalda i gradoni dello stadio "Cosimo Puttilli" , si comincia a prendere posto e per i tifosi arriva una splendida sorpresa: dopo ben tre anni dalla sua ultima volta, si rivede Vincenzo Lanotte, ex capitano del Barletta con un passato fra le fila de L'Aquila. Amato e rispettato, il "capitano" ha voluto consegnare alle due curve una targhetta in segno di riconoscenza, oltre a voler ricordare i tragici eventi che hanno afflitto entrambe le città nel recente passato. Il suo nome è stato scandito a gran voce dall'intero settore di fede barlettana, così come quello di Saveriano Infantino, ex della gara e mai dimenticato. Chiamato più volte sotto la curva, il bomber di Tolve ha dovuto aspettare il termine della partita per poter abbracciare i suoi sostenitori. Triplice fischio finale, un punto che non fa male a nessuno e corsa fin sotto la curva: non sarà come quella volta a Brindisi, ma Saveriano batte la mano sul proprio cuore e visibilmente commosso ringrazia tutti quei tifosi che in tre anni hanno saputo dargli tutto.
A prescindere da quelli che possono essere i risultati o gli obiettivi stagionali, i ragazzi che coordinano il lavoro del cuore pulsante della tifoseria meritano un capitolo a parte. Partiti dal nulla, sono riusciti a riportare a Barletta quella passione che mancava da anni e non fa niente se con l'avvento del professionismo alcuni appassionati hanno scelto la poltrona di casa, l'importante è avere intorno gente che crede davvero in quella maledetta maglia a strisce biancorosse. E' stato spettacolare vedere l'intera curva cantare anche dopo il momentaneo vantaggio de L'Aquila. Chiunque si sarebbe arreso in quella situazione, ma noi no … siamo Barlettani.
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