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Calcio
Barletta Calcio, “I Biancorossi” lanciano l’azionariato popolare
In mattinata una delegazione del club ha esposto le proprie idee anche al presidente Tatò
Barletta - domenica 13 aprile 2014
02.00
Mentre il grido di aiuto per la sopravvivenza del Barletta Calcio è stato lanciato a chiare lettere dal presidente Roberto Tatò e si attende di capire se e come il bilancio di via Vittorio Veneto sarà alleggerito dell'ingaggio del dg Martino, ad oggi sollevato dall'incarico ma ancora sotto contratto, il Barletta Club "I Biancorossi" ieri ha chiamato a raccolta presso l'Ipanema Club la città per dare una mano dal basso al futuro del sodalizio di via Vittorio Veneto. Dopo i volantini apparsi nello scorso weekend in diverse attività commerciali cittadine per reclamizzare l'azionariato popolare, ora ci sono tutte le coordinate per poter contribuire alla causa.
Si parte da un contributo minimo di € 10.00 ad uno massimo di € 5000.00. Numeri in continuo aumento per dare una mano al Barletta Calcio, in un'epoca caratterizzata dai termini "incertezza" e "opacità" dentro e fuori dal campo. Fulcro ispiratore dell'iniziativa sono i Taras, che a Taranto possiedono il 18% del Taranto FC 1927 dall'estate 2012, un'idea che piace molto. Il macro-obiettivo de "I Biancorossi" è quello di creare una piccolissima cordata di piccoli imprenditori e professionisti che possano sostenere Tatò o chi per lui e altri personaggi importanti al fine di ridestare l'amore verso il Barletta in Lega Pro. L'obiettivo è quello di acquisire una quota superiore all'1%, ma realisticamente intorno al 10%.
Sul tavolo il futuro del Barletta Calcio, un rebus a meno di tre mesi dal 30 giugno, data in cui il presidente dimissionario ha fissato il termine della sua esperienza in biancorosso e in un presente che non ha portato sin qui interessi concreti alle porte di via Vittorio Veneto. La cifra richiesta da Tatò per cedere il club è pari a zero, a patto che chi arriva in seno al club si assuma obbligazioni, contratti in essere e costi di iscrizione alla Lega Pro 2014/2015.
Si parte da un contributo minimo di € 10.00 ad uno massimo di € 5000.00. Numeri in continuo aumento per dare una mano al Barletta Calcio, in un'epoca caratterizzata dai termini "incertezza" e "opacità" dentro e fuori dal campo. Fulcro ispiratore dell'iniziativa sono i Taras, che a Taranto possiedono il 18% del Taranto FC 1927 dall'estate 2012, un'idea che piace molto. Il macro-obiettivo de "I Biancorossi" è quello di creare una piccolissima cordata di piccoli imprenditori e professionisti che possano sostenere Tatò o chi per lui e altri personaggi importanti al fine di ridestare l'amore verso il Barletta in Lega Pro. L'obiettivo è quello di acquisire una quota superiore all'1%, ma realisticamente intorno al 10%.
Sul tavolo il futuro del Barletta Calcio, un rebus a meno di tre mesi dal 30 giugno, data in cui il presidente dimissionario ha fissato il termine della sua esperienza in biancorosso e in un presente che non ha portato sin qui interessi concreti alle porte di via Vittorio Veneto. La cifra richiesta da Tatò per cedere il club è pari a zero, a patto che chi arriva in seno al club si assuma obbligazioni, contratti in essere e costi di iscrizione alla Lega Pro 2014/2015.


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