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Politica
Vietato fotografare la scheda elettorale, è reato senza attenuanti
Sanzioni anche di 15mila euro per i "furbetti della cabina"
Barletta - sabato 3 marzo 2018
Sarà anche scontato ma tanto vale ripeterlo. Portare il cellulare nella cabina elettorale può costare davvero molto caro, addirittura una sanzione da 15mila euro per chi fotografa la scheda.
Lo si legge a chiare lettere nella sentenza n. 9400 della Cassazione, confermando la decisione della Corte d'Appello che si era limitata a trasformare la pena detentiva in pecuniaria per la violazione della legge sulla segretezza del voto - articolo 1 legge 96/2008. Il difensore del "fotografo" aveva negato la consumazione del reato. A suo avviso, infatti, il presidente del seggio avrebbe dovuto prevenire l'azione con l'invito a non portare in cabina mezzi di riproduzione visiva, cosa che non era avvenuta. In subordine l'imputato aveva chiesto la non punibilità per particolare tenuità del fatto - articolo 13 bis. I giudici della quinta sezione penale hanno però respinto il ricorso, come riportato da "Il Sole 24 ore".
La Suprema Corte conferma che il presidente di seggio deve invitare l'elettore a lasciare i cellulari in custodia insieme al documento, entrambi da restituire all'uscita. Tuttavia non sono previste conseguenze penali per il presidente che viene meno al suo dovere, mentre la stessa cosa non si può dire per l'elettore che porta in cabina il cellulare o altri dispositivi con i quali si può fotografare. Un divieto, comma 1 della legge, la cui sola violazione fa scattare il reato. E l'imputato era andato anche oltre «attuando il pericolo che il precetto penale intende scongiurare, fotografando la sua espressione di voto». Azione che non può essere considerata di particolare tenuità. Dunque domenica al voto attenzione, perché i furbetti della cabina rischiano davvero grosso.
In generale rischia fino a mille euro di multa per chi porta il cellulare nella cabina. E' quanto chiarisce il Ministero dell'Interno «al fine di assicurare la libertà e segretezza della espressione del voto la legge fa divieto di introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini». Il 4 marzo gli elettori, quindi, dovranno consegnare il proprio telefono ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Al contrario «chiunque dovesse contravvenire a tale divieto - prosegue il Viminale - sarà punito con l'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da 300 a 1.000 euro».
Lo si legge a chiare lettere nella sentenza n. 9400 della Cassazione, confermando la decisione della Corte d'Appello che si era limitata a trasformare la pena detentiva in pecuniaria per la violazione della legge sulla segretezza del voto - articolo 1 legge 96/2008. Il difensore del "fotografo" aveva negato la consumazione del reato. A suo avviso, infatti, il presidente del seggio avrebbe dovuto prevenire l'azione con l'invito a non portare in cabina mezzi di riproduzione visiva, cosa che non era avvenuta. In subordine l'imputato aveva chiesto la non punibilità per particolare tenuità del fatto - articolo 13 bis. I giudici della quinta sezione penale hanno però respinto il ricorso, come riportato da "Il Sole 24 ore".
La Suprema Corte conferma che il presidente di seggio deve invitare l'elettore a lasciare i cellulari in custodia insieme al documento, entrambi da restituire all'uscita. Tuttavia non sono previste conseguenze penali per il presidente che viene meno al suo dovere, mentre la stessa cosa non si può dire per l'elettore che porta in cabina il cellulare o altri dispositivi con i quali si può fotografare. Un divieto, comma 1 della legge, la cui sola violazione fa scattare il reato. E l'imputato era andato anche oltre «attuando il pericolo che il precetto penale intende scongiurare, fotografando la sua espressione di voto». Azione che non può essere considerata di particolare tenuità. Dunque domenica al voto attenzione, perché i furbetti della cabina rischiano davvero grosso.
In generale rischia fino a mille euro di multa per chi porta il cellulare nella cabina. E' quanto chiarisce il Ministero dell'Interno «al fine di assicurare la libertà e segretezza della espressione del voto la legge fa divieto di introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini». Il 4 marzo gli elettori, quindi, dovranno consegnare il proprio telefono ai componenti del seggio prima di entrare nella cabina elettorale. Al contrario «chiunque dovesse contravvenire a tale divieto - prosegue il Viminale - sarà punito con l'arresto da tre a sei mesi e con l'ammenda da 300 a 1.000 euro».
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