La città
Via Alvisi come il far west: pericolo per i pedoni dopo l'ennesimo investimento
Si auspicano soluzioni reali, come dossi rallentatori o "VeloOK"
Barletta - martedì 3 gennaio 2023
9.59
L'ennesimo sinistro stradale si è consumato in via Alvisi, in prossimità del sottovia, nel giro di poche settimane.
Distrazione alla guida? Eccesso di limiti di velocità? Zona poco illuminata? Pedoni distratti? L'unica cosa certa è che ogni malcapitato si trova ad attraversare sulle strisce pedonali (per fortuna ancora presenti, rispetto alle stesse di alcune strade, sbiadite o totalmente assenti come in Corso Vittorio Emanuele), in un totale "far west".Quasi ogni giorno accadono eventi di questo tipo, per fortuna non ogni evento necessita dell'intervento dell'ambulanza. Ma la vera domanda è… "Possibile che bisogna avere paura ad attraversare la strada, perfino sulle strisce, in questa come anche in altre zone della nostra città? E perché nessuno prende dei provvedimenti?".
I due attraversamenti pedonali di via Alvisi, specialmente quello più in prossimità del sottopasso, sono ben conosciuti per questi eventi frequenti e ben celebri proprio per la loro alta pericolosità. Soluzioni? Sono molteplici e quasi tutte non necessitano di interventi proibitivi, così tanto costosi o impattanti… L'intervento fatto qualche anno fa, posizionando la segnaletica luminosa, che indica la presenza dell'attraversamento pedonale, possiamo definirlo - col senno di poi - quasi inutile, data la scarsa visibilità generale della zona, o la noncuranza di molti, che si improvvisano piloti di Formula 1 in città.
Basta solo gettare uno sguardo alle città vicine che si sono adeguate con delle misure cautelative, quali dossi rallentatori o "VeloOK", cioè box contenitori contenenti all'interno strumentazioni omologate adibite al controllo della velocità o al monitoraggio del traffico, ma in primis bisognerebbe illuminare adeguatamente la zona, dando maggiore visibilità in particolare ai due attraversamenti.
Ora la palla passa a chi di dovere, perché ascoltare periodicamente di incidenti di questo tipo è frustrante: anziani, tanti studenti che passano di lì per recarsi a scuola, sportivi che tornano nelle ore serali dagli allenamenti svolti negli impianti della zona Patalini, sono in tanti che ogni giorno attraversano questo tratto, con la paura e la difficoltà nell'attraversare una semplice strada di pochi metri.
Distrazione alla guida? Eccesso di limiti di velocità? Zona poco illuminata? Pedoni distratti? L'unica cosa certa è che ogni malcapitato si trova ad attraversare sulle strisce pedonali (per fortuna ancora presenti, rispetto alle stesse di alcune strade, sbiadite o totalmente assenti come in Corso Vittorio Emanuele), in un totale "far west".Quasi ogni giorno accadono eventi di questo tipo, per fortuna non ogni evento necessita dell'intervento dell'ambulanza. Ma la vera domanda è… "Possibile che bisogna avere paura ad attraversare la strada, perfino sulle strisce, in questa come anche in altre zone della nostra città? E perché nessuno prende dei provvedimenti?".
I due attraversamenti pedonali di via Alvisi, specialmente quello più in prossimità del sottopasso, sono ben conosciuti per questi eventi frequenti e ben celebri proprio per la loro alta pericolosità. Soluzioni? Sono molteplici e quasi tutte non necessitano di interventi proibitivi, così tanto costosi o impattanti… L'intervento fatto qualche anno fa, posizionando la segnaletica luminosa, che indica la presenza dell'attraversamento pedonale, possiamo definirlo - col senno di poi - quasi inutile, data la scarsa visibilità generale della zona, o la noncuranza di molti, che si improvvisano piloti di Formula 1 in città.
Basta solo gettare uno sguardo alle città vicine che si sono adeguate con delle misure cautelative, quali dossi rallentatori o "VeloOK", cioè box contenitori contenenti all'interno strumentazioni omologate adibite al controllo della velocità o al monitoraggio del traffico, ma in primis bisognerebbe illuminare adeguatamente la zona, dando maggiore visibilità in particolare ai due attraversamenti.
Ora la palla passa a chi di dovere, perché ascoltare periodicamente di incidenti di questo tipo è frustrante: anziani, tanti studenti che passano di lì per recarsi a scuola, sportivi che tornano nelle ore serali dagli allenamenti svolti negli impianti della zona Patalini, sono in tanti che ogni giorno attraversano questo tratto, con la paura e la difficoltà nell'attraversare una semplice strada di pochi metri.