Solidarietà per il sindaco Cascella, tra comunicati e social network

Dopo la protesta di ieri mattina a Palazzo di Città sul contributo per l'integrazione del canone di locazione e la tentata aggressione di alcuni manifestanti ai danni del sindaco di Barletta Pasquale Cascella, si susseguono numerosi gli stati su Facebook dei profili non indifferenti alle problematiche cittadine, oltre che comunicati stampa e dichiarazioni ufficiali.

Dario Damiani: La situazione sociale è drammatica, la disperazione è tanta, ma la violenza NO, non si può tollerare. Servono risposte immediate dalla Politica tutta. La mia solidarietà al Sindaco Pasquale Cascella per gli episodi di questa mattina.

Giuliana Damato: Intervenire sulle condizioni di emergenza e di povertà in cui vertono molte famiglie barlettane è una priorità per questa amministrazione. E questa è la premessa. Detto ciò, esprimo la mia vicinanza al Sindaco Pasquale Cascella per gli episodi che oggi lo hanno visto bersaglio di famiglie in preda alla rabbia e al disagio sociale. So per certo che sin da questi primissimi giorni di insediamento, Pasquale è al lavoro per cercare di capire quali sono i problemi, di cosa c'è bisogno e cosa la sua amministrazione potrà e saprà fare. Sta facendo tutto, meno che sbarazzarsi comodamente di alcuni problemi che gli piovono addosso dal passato e che sono il frutto anche di una situazione di indebitamento e crisi che, come municipalità, condividiamo con tantissimi altri comuni del Paese. Non è col tiro al bersaglio che risolveremo i nostri problemi. Sappiamo bene che dietro certi numeri ci sono persone in carne ed ossa, storie, famiglie senza reddito e con tanta rabbia nel cuore. Ma… è davvero necessaria la guerra? Riscopriamo le parole della ragione, perché con le parole dell'istinto rischiamo di intraprendere un logorante, inutile e dannoso percorso verso l'imbarbarimento, individuale e sociale.

Carmine Doronzo: Piena solidarietà al sindaco Cascella. Si al diritto alla casa per TUTTI, no alla violenza e all'arroganza. Le lotte politiche, se oneste e genuine, si fanno alla luce del sole, con la forza delle idee e con la ragione. "Il sonno della ragione genera mostri" (F. Goya).

Giovani Democratici Barletta: Esprimiamo sincera e piena solidarietà al Sindaco Pasquale Cascella per il gesto violento, subito questa mattina. Non è facile governare città strozzate dal patto di stabilità, con debiti fuori bilancio che ammontano a milioni di euro e con una crisi che non dà nessuna prospettiva a imprese e famiglie. La violenza però è il mezzo più sbagliato per "interloquire" con chi ha deciso di mettersi al servizio di tutti i cittadini. È interesse di tutti offrire delle condizioni che garantiscano dignità alla persona, è interesse di alcuni prevaricare, forzare, minacciare chi ogni giorno si batte per la collettività. #rispettiamoleregole

Rosa Cascella, Nicola Ruta, Ruggiero Mennea: Esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà al Sindaco Cascella per l'assurdo gesto di violenta contestazione di cui è stato vittima questa mattina. Le tensioni sociali e i problemi non possono e non devono mai sfociare in aggressioni fisiche. Le ansie e le preoccupazioni che attraversano la nostra città possono essere superate solo recuperando il rispetto reciproco e con un fermo rispetto delle regole. Per questo esprimiamo vicinanza al primo cittadino e ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare per affrontare insieme le criticità che interessano la nostra comunità. È doveroso condannare ogni forma di aggressione e operare, tutti insieme, perché il dialogo costruttivo e il confronto civile diventino strumenti di azione quotidiana.

Andrea Patruno: L'increscioso episodio di questa mattina contro il Sindaco Pasquale Cascella deve essere condannato per la forma violenta ed esagitata con cui si è manifestato. Al Sindaco esprimo a nome mio personale, del circolo di Barletta e del Partito democratico provinciale solidarietà e vicinanza politica ed umana. Nessuna protesta potrà trovare giustificazione, se sfocia nella violenza e nell'intimidazione, nessuna esasperazione potrà trovare comprensione se determina un clima di tensione e costringe le forze dell'ordine a presidiare l'intera zona circostante il Palazzo di Città. Siamo impegnati tutti a comprendere le ragioni della protesta, che appaiono confuse e precarie. Se è la spia di un malessere sociale alimentato dalla crisi, occorre definire carattere e struttura delle rivendicazioni per poter immaginare una risposta strutturata da parte dell'amministrazione Comunale. Se si tratta di politica abitativa e sostegno al fitto è tardiva, poiché il Comune di Barletta, si è attivato con prontezza per corrispondere in tempi certi le risorse a ciò destinate dalla Regione Puglia ai cittadini aventi diritto ed inseriti in una specifica graduatoria relativa all'anno 2012. Se la protesta è finalizzata a coprire illegalità ed abusi, merita di essere respinta al mittente con ogni fermezza. Ricostruire un clima di serenità, di dialogo, di collaborazione sono fondamentali tanto quanto, chiarezza, legalità e trasparenza nell'azione amministrativa ed in questo senso il nostro sostegno al Sindaco ed all'Amministrazione Comunale è deciso e fermo, per voltare pagina in direzione del cambiamento richiesto a gran voce dagli elettori.

Maria Campese: Piena solidarietà al sindaco Cascella per la vigliacca aggressione di cui è stato vittima. La scala dei bisogni non può avere come parametro di valutazione la violenza con cui i bisogni si esprimono. Va affermato un principio democratico elementare: il diritto proprio non può essere affermato prevaricando il diritto di altri più bisognosi.

Associazione Nessuno dimentichi Abele: L'associazione Nessuno dimentichi Abele, nella sua funzione di osservatorio sulla legalità e tramite i suoi fondatori, gli avvocati Francesco Filograsso e Luigi Peschechera, esprime la propria totale solidarietà al sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, per il grave episodio intimidatorio di cui è stato vittima questa mattina a Palazzo di Città. Episodi come questi, conseguenza certamente di un certo clima sociale imbarbarito dalla crisi economica che grava più che mai sull'intero tessuto sociale cittadino, non possono e non debbono, tuttavia, essere per questo tollerati, e meno che mai sottovalutati, dalla società civile. Nessun giustificazionismo sociale deve in alcun modo indurci a far passare "in cavalleria", o comunque ad archiviare come banali, simili episodi che, al contrario, anche perché commessi nel luogo simbolo della legalità cittadina, quale certamente è il Palazzo di Città, devono trovare da parte della società civile la classica "tolleranza zero", cavallo di battaglia in tema di legalità dell'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, perché certamente non può esservi Stato di diritto laddove non vi è innanzi tutto legalità. E non è certamente attraverso l'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, e tanto meno attraverso la violenza, nei confronti degli amministratori della "res publica", che possono trovare accoglienza o legittimazione istanze, per quanto di per sé comprensibili e sia pure provenienti dal parte del più esasperato dei cittadini. Per questo, ed auspicando che si faccia comunque piena luce da parte delle autorità competenti sul deprecabile episodio odierno, e che soprattutto fatti simili non abbiano più a ripetersi, l'associazione Nessuno dimentichi Abele con la presente nota ribadisce la propria solidarietà al primo cittadino della città di Barletta.

Cgil Bat e Camera del Lavoro Barletta: La segreteria provinciale della Cgil Bat e la Camera del lavoro di Barletta esprimono solidarietà al sindaco Pasquale Cascella che ha subito, all'uscita da palazzo di città, un tentativo di aggressione da parte di un gruppo di persone che manifestavano davanti al Comune. "Non è possibile accettare mai la violenza, né mai giustificarla – commentano dalla Cgil – qualunque sia il motivo che l'abbia generata. Le gravi difficoltà che si vivono in questo periodo non possono e non devono sfociare in violenza". "Quello che è accaduto è il segnale di un grave disagio economico e sociale in cui sempre più persone e famiglie si trovano a vivere, da tempo come Cgil denunciamo tale situazione. Riteniamo quindi urgente e non più procrastinabile l'istituzione di un tavolo per affrontare la crisi, un confronto aperto alle forze sociali ed economiche della città per mettere in campo tutte le misure possibili, alcune le abbiamo già proposte durante la campagna elettorale ai candidati alla carica di sindaco quando abbiamo illustrato, in un incontro pubblico, il nostro piano anti-crisi per Barletta: uno strumento, a nostro avviso, utile a dare risposte e speranze a quanti oggi vivono il grave disagio che sta investendo anche questo territorio".

Gigi Antonucci: Esprimo la solidarietà mia e di tutto il partito Nuova Generazione al sindaco Pasquale Cascella,vittima dell'aggressione subita questa mattina da parte di facinorosi. Episodi come questi, per quanto conseguenza del comprensibile clima sociale, imbarbarito dalla crisi economica che si riflette direttamente sul tessuto sociale cittadino, non possono passare inosservati e tanto meno non devono essere sottovalutati, sia dalla società civile sia da coloro che hanno il compito e la responsabilità di garantire la sicurezza e l'incolumità.

Franco Pastore: Con la violenza non si ottiene nulla, esprimo la mia solidarietà al Sindaco Cascella.

Giuseppe Gammarota: Al Sindaco Cascella tutta la mia solidarietà. Ancora una volta si cerca di strumentalizzare situazioni di disagio sociale. Il Sindaco e' il nostro massimo rappresentante Istituzionale nominato pochi giorni fa. Va difeso al pari delle Istituzioni che rappresenta. È arrivato il momento di mettere un freno all'illegalita', ai prepotenti e ai loro "protettori".

Francesco Ventola: Esprimo solidarietà e vicinanza al Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, per la vile aggressione subita ieri fuori da Palazzo di Città. Spiace davvero che a pochi giorni dal suo insediamento il Sindaco Cascella si sia subito trovato a fare i conti con l'esasperazione di alcuni manifestanti, poi sfociata in violenza. Purtroppo, però, gli Amministratori locali, che operano quotidianamente in trincea per provare a dare risposte ai cittadini, sono quelli maggiormente esposti a certi episodi, che la contingente crisi economica sta purtroppo accentuando. Gesti di violenza non possono che essere incondizionatamente condannati e stigmatizzati, per evitare che questo clima di tensione possa ulteriormente inasprirsi.

Gesti di vita esasperata, di drammatica povertà, ma anche di comoda inferiorità, di anti-establishment, di impulsi qualunquistici. Siamo forse tornati all'età vittoriana in cui la povertà è un crimine e la disoccupazione una colpa?