Qualità della vita Sole24Ore
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Territorio

Qualità della vita, la sesta provincia in 97^ posizione

Aggregazione dei dati con Bari. Maglia nera per il Sud, scettro a Trento

Una condizione in declino per i capoluoghi pugliesi e l'assenza della Provincia Bat, inglobata entro i confini di Bari, per il terzo anno di fila. Questi gli elementi più evidenti nell'analisi dei dati rivelati dalla ricerca annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle provincie italiane, giunta quest'anno alla 24esima edizione. In queste analisi, svolta ancora sulle 107 province, il valore dell'indice della qualità della vita corrisponde a una media ponderata dei singoli indicatori dove i pesi sono scelti sulla base di un determinato criterio statistico. La Sesta Provincia (aggregata appunto con Bari) va a classificarsi in 97esima posizione, risalendo tre gradini rispetto al 2011.

La media si articola su sei settori (tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) costruiti a loro volta su sei indicatori (per un totale di 36), che danno luogo a sei graduatorie di tappa e quindi alla classifica finale. Quest'anno la vincitrice è stata Trento, che toglie lo "scettro" a Bolzano, passata in seconda posizione.

La maglia nera per vivibilità é invece di Napoli, che succede Taranto e Foggia in questo poco invidiabile traguardo: la città partenopea e la sua provincia segnano un ulteriore peggioramento rispetto alla penultima piazza dell'anno prima, sotto gli aspetti del tenore di vita, della popolazione e degli affari Nella nostra regione, lo score migliore è il 90/esimo posto per Lecce. 93esima Brindisi, 99esima Foggia, addirittura 104to posto per Taranto.

Nella classifica generale, il bronzo è di Bologna. Seguono Belluno, Siena, avenna, Firenze, Macerata, Aosta, Milano, in una classifica che vede prevalere tante città del centro-nord: basti pensare che il primo centro del Sud è Matera, in 76/esima piosizione. A primeggiare, quindi, restano le città del Centro-Nord, in particolare sul fronte dell'imprenditoria, del lavoro, delle infrastrutture e della rete sociale. E' tutto il Sud, comunque ad occupare la parte bassa della graduatoria. Una consuetudine che si ripete: quest'anno gli ultimi 20 gradini, sono occupati da province siciliane, pugliesi, calabresi e campane. Quanto alle maggiori aree metropolitane, si segnalano le prestazioni in ascesa di Milano e Roma (rispettivamente decima e ventesima), di Bologna (terza) e Firenze (settima) mentre Torino perde posizioni e scivola al 52esimo posto.
(Twitter: @GuerraLuca88)

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