La città
Pensionato ultrasettantenne barlettano si appropria di spazio demaniale
Operazione della Guardia Costiera sul lungomare di ponente
Barletta - sabato 6 febbraio 2010
10.53
I tanti barlettani che frequentano la litoranea di Ponente avevano notato una recinzione sulla spiaggia che non era ancora stata sequestrata ma la risposta della Procura della Repubblica di Trani non si è fatta attendere. La Guardia Costiera di Barletta, infatti, su disposizione del Procuratore della Repubblica dott. Michele Ruggiero, ha eseguito un provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le indagini preliminari dott. Roberto Oliveri Del Castillo sottoponendo a sequestro preventivo un'area demaniale marittima di quasi 400 metri quadrati complessivi.
Dalle indagini è emerso che l'area è catastalmente intestata al Demanio Pubblico dello Stato e presenta tutte le caratteristiche della demanialità marittima, interessata com'è dalle mareggiate. Costituisce pertanto bene del demanio marittimo necessario e non può essere occupata se non con una concessione demaniale rilasciata dal Comune. Destinatario di quest'ultimo provvedimento cautelare eseguito dalla Capitaneria di porto è un pensionato barlettano ultrasettantenne che utilizzava lo spazio come deposito all'aperto. Il decreto di sequestro preventivo serve ora in effetti proprio ad impedire la libera disponibilità del bene in considerazione della perdurante illecita occupazione delle aree demaniali marittime. La Guardia Costiera ha quindi attivato, oltre che l'iter giudiziario con la magistratura tranese da cui è scaturito il sequestro, anche un circolo virtuoso che dovrebbe portare, sulla base della vigente normativa, all'emissione dei provvedimenti comunali finalizzati alla demolizione delle opere abusivamente realizzate e quindi alla bonifica della zona di litoranea interessata per la sua pubblica e completa fruizione.
La zona di spiaggia interessata, sulla litoranea di Ponente in località Pantaniello, è recintata con blocchi di tufo posizionati a secco, paletti in legno e/o metallici e reticolato metallico, che impediscono l'uso pubblico del bene demaniale in questione, fattispecie che da sola configura il reato di occupazione previsto dall'articolo 1161 del Codice della Navigazione. Oltretutto la recinzione è realizzata in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Il cancello di accesso è quindi stato sigillato dagli uomini del Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo Giuseppe Stola.