Associazioni
Energia: nasce il coordinamento “No alle biomasse”
La cittadinanza continua a mobilitarsi contro la volontà di creare una centrale alimentata da materiali di origine vegetale
Barletta - giovedì 11 febbraio 2010
11.55
L'iniziativa è del collettivo Exit e l'obiettivo è quello di calamitare attorno a tale questione l'attenzione dell'opinione pubblica, rendere i cittadini partecipi alla vita pubblica e artefici del futuroo della città.
Per questo associazioni, movimenti e singoli cittadini hanno deciso di creare un coordinamento contro la centrale a biomasse, una sorta di fronte, ampio, per impedire la costruzione della centrale e mettere in campo una serie di iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema e proporre soluzioni di produzione energetica alternative: fotovoltaico, eolico, geotermico e tecniche di compostaggio.
I motivi del NO:
la centrale in questione, sul piano occupazionale sarebbe molto meno incisiva rispetto a soluzioni che prevedano il compimento del ciclo dei rifiuti , investimenti sul turismo e nel settore culturale, che realmente potrebbero garantire uno sviluppo alternativo dal punto di vista anche del lavoro;
l'impatto sulla salute è molto importante, viene giustamente fatto emergere che le masse vegetali sono composte da carbonio e ossigeno, cosicché bruciando liberano esclusivamente CO2, ciò è vero se non fosse che tali masse vegetali sono anche formate da metalli pesanti, cloro, e altri inquinanti, tali che, durante la combustione si trasformano in diossina, e nanoparticelle estremamente dannose alla salute della collettività;
l'approvvigionamento idrico della centrale attingerà con tutta probabilità dalle falde acquifere circostanti, impoverendo le risorse a disposizione dell'agricoltura;
se è vero che tali centrali trovano la panacea delle giustificazioni nell'argomento secondo il quale abbatterebbero le immissioni in atmosfera (e così non è) è doveroso aggiungere che per l'approvvigionamento del loro combustibile, oli vegetali provenienti da paesi sub-tropicali, in particolare della jatropha, utilizzano una filiera lunga, incrementando i livelli di inquinamento. Nel migliore dei casi, invece, tale inconveniente potrebbe addirittura fare optare per una soluzione alternativa come l'uso di cdrq, combustibile da rifiuto di qualità, esattamente come gli inceneritori.
E' per tutti questi motivi che il coordinamento "No alle biomasse", si costituisce come realtà autonoma e invita tutti gli interessati ad aderire. Il coordinamento è staccato da legami politici e partitici, non precludendo per essi la possibilità di appoggiare a sposare le iniziative messe in campo.
Le prime adesioni:
COLLETTIVO EXIT
COLLETTIVO GRILLO
ARCI CARLO CAFIERO
ASSOCIAZIONE WOLAKOTA
RETE DEGLI STUDENTI MEDI
PARROCCHIA DEL SACRO CUORE IMMACOLATO
PARROCCHIA DI SAN NICOLA
ENIGMISMO.IT
Per questo associazioni, movimenti e singoli cittadini hanno deciso di creare un coordinamento contro la centrale a biomasse, una sorta di fronte, ampio, per impedire la costruzione della centrale e mettere in campo una serie di iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema e proporre soluzioni di produzione energetica alternative: fotovoltaico, eolico, geotermico e tecniche di compostaggio.
I motivi del NO:
la centrale in questione, sul piano occupazionale sarebbe molto meno incisiva rispetto a soluzioni che prevedano il compimento del ciclo dei rifiuti , investimenti sul turismo e nel settore culturale, che realmente potrebbero garantire uno sviluppo alternativo dal punto di vista anche del lavoro;
l'impatto sulla salute è molto importante, viene giustamente fatto emergere che le masse vegetali sono composte da carbonio e ossigeno, cosicché bruciando liberano esclusivamente CO2, ciò è vero se non fosse che tali masse vegetali sono anche formate da metalli pesanti, cloro, e altri inquinanti, tali che, durante la combustione si trasformano in diossina, e nanoparticelle estremamente dannose alla salute della collettività;
l'approvvigionamento idrico della centrale attingerà con tutta probabilità dalle falde acquifere circostanti, impoverendo le risorse a disposizione dell'agricoltura;
se è vero che tali centrali trovano la panacea delle giustificazioni nell'argomento secondo il quale abbatterebbero le immissioni in atmosfera (e così non è) è doveroso aggiungere che per l'approvvigionamento del loro combustibile, oli vegetali provenienti da paesi sub-tropicali, in particolare della jatropha, utilizzano una filiera lunga, incrementando i livelli di inquinamento. Nel migliore dei casi, invece, tale inconveniente potrebbe addirittura fare optare per una soluzione alternativa come l'uso di cdrq, combustibile da rifiuto di qualità, esattamente come gli inceneritori.
E' per tutti questi motivi che il coordinamento "No alle biomasse", si costituisce come realtà autonoma e invita tutti gli interessati ad aderire. Il coordinamento è staccato da legami politici e partitici, non precludendo per essi la possibilità di appoggiare a sposare le iniziative messe in campo.
Per adesioni si rinvia all'indirizzo email nobiomasse@libero.it
Le prime adesioni:
COLLETTIVO EXIT
COLLETTIVO GRILLO
ARCI CARLO CAFIERO
ASSOCIAZIONE WOLAKOTA
RETE DEGLI STUDENTI MEDI
PARROCCHIA DEL SACRO CUORE IMMACOLATO
PARROCCHIA DI SAN NICOLA
ENIGMISMO.IT
pastingASS.TEATRALE ARCORIFLESSO
ASS. LA DEMOCRAZIA DELLE PAROLE
WWF-BARLETTA
COMITATO DUE SICILIE
AGRICOLTURA RESISTENTE
PROF.LUIGI PANARALE
DOTT.FRANCESCO CICCONE
MASSIMO CAPRIUOLO
VINCENZO MISURIELLO
SAVERIO ROCIOLA
DANIELE CASSATELLA
ENRICA BASILE
GIUSEPPE LAVECCHIA
ANTONELLA CORVASCE
AVV.RAFFAELE FIORE
NUNZIA ROGGIO
GIANLUCA LOMBARDO
GIULIANA DAMATO
ASS. LA DEMOCRAZIA DELLE PAROLE
WWF-BARLETTA
COMITATO DUE SICILIE
AGRICOLTURA RESISTENTE
PROF.LUIGI PANARALE
DOTT.FRANCESCO CICCONE
MASSIMO CAPRIUOLO
VINCENZO MISURIELLO
SAVERIO ROCIOLA
DANIELE CASSATELLA
ENRICA BASILE
GIUSEPPE LAVECCHIA
ANTONELLA CORVASCE
AVV.RAFFAELE FIORE
NUNZIA ROGGIO
GIANLUCA LOMBARDO
GIULIANA DAMATO