Doronzo contro Salerno, volano gli stracci

È scontro verbale tra Sabrina Salerno e Carmine Doronzo. Ad una punzecchiatura della rappresentante di "Beni comuni" sull'attività della commissione Consiliare Cultura, il consigliere comunale risponde per le rime servendosi del social network ideato da Mark Zuckerberg:

«Non so se ridere o piangere ma Sabrina Salerno, ci prova ancora! Ogni giorno un nuovo tentativo di infangare il mio duro e complesso lavoro di consigliere comunale. Questa volta se la prende con la commissione cultura, che presiedo. Ci prova sempre a fare disinformazione, questa volta addirittura tacciando di "commissionite" quella che può definirsi una commissione modello, un'isola felice a detta di molti nel panorama politico barlettano.

Mi chiedo se la signora in questione pensi di essere credibile, in un contesto come quello barlettano, nell'attaccare gli onesti e i volenterosi, come ritengo di potermi definire e come ritengo di essere definito da centinaia se non migliaia di concittadini. Lei prova a raccontare un'altra storia rispetto al percorso di partecipazione e condivisione intrapreso dalla commissione cultura leggendo (male) quello che vuole leggere e omettendo di dire le grandi verità che andrebbero dette. E allora tocca farla a me questa operazione verità, come se ce ne fosse bisogno. Ogni nostro incontro è incentrato sul confronto e un dibattito interno molto costruttivo. Tutte le nostre sedute sono svolte alla luce del sole.

Mai, e dico mai, ci siamo riuniti per discutere del nulla o per decidere il nulla. Mai, e dico mai, ci siamo riuniti allo scopo di ottenere un gettone di presenza. Dovrebbe solo vergognarsi chi tenta di gettare un'ombra di questo tipo sul nostro lavoro, chi parla e straparla di partecipazione non sapendo davvero che cosa essai sia. Eppure credo che sappia benissimo che la nostra commissione è stata la prima ad incontrare la cittadinanza in momenti pubblici di confronto finalizzati a prendere delle decisioni condivise. Grazie alla commissione cultura, che presiedo con orgoglio con l'indispensabile contributo dei suoi componenti, siamo riusciti a riaprire tutti i pomeriggi la Biblioteca Comunale. Grazie alla commissione cultura siamo riusciti a scrivere un regolamento e una carta dei servizi della biblioteca con gli studenti, gli utenti e i lavoratori della stessa.

Grazie alla commissione cultura stiamo portando avanti un'operazione verità sullo stato del nostro patrimonio culturale. Grazie alla commissione cultura stiamo cercando, non senza enormi difficoltà, di dare una regolamentazione unitaria a tutti i siti culturali offrendo alla cittadinanza regole certe per la fruizione degli stessi. Grazie alla commissione cultura ci stiamo preoccupando di discutere con le associazioni e i cittadini della destinazione d'uso di alcuni importanti edifici comunali che potranno diventare dei polmoni culturali per l'intero territorio. Tra questi Palazzo san Domenico, per il quale, nel silenzio generale, abbiamo promosso un incontro partecipativo pubblico che è stato semplicemente rinviato (e di qua lo scandalo!!!) di alcuni giorni per problemi organizzativi. Grazie alla commissione cultura abbiamo portato in consiglio comunale la voce e i bisogni degli studenti con degli emendamenti al bilancio mirati a migliorarne le condizioni materiali e il diritto allo studio. Grazie alla commissione cultura molte scuole cittadine hanno finalmente banchi e sedie nuovi.

L'elenco sarebbe ancora molto lungo. E come dimenticare il fatto che la commissione cultura è stata la prima, e forse unica, commissione a rendere pubblici i propri verbali. Mi sembra assurdo che mentre noi ci stiamo preoccupando anche di come trasmettere in streaming a nostre spese le nostre sedute (che sono già pubbliche e spesso frequentate da cittadini e giornalisti a cui non abbiamo mai chiuso la porta), debbano arrivare certi attacchi infamanti e fuori da ogni criterio e buon senso. Sembra ancora più assurdo se penso che tra le tantissime persone e personalità che frequentano le nostre "numerose" sedute e i nostri incontri pubblici mai, e dico mai, ci è sembrato di intravedere la signora Salerno che invece di approfittare dei "numerosi" momenti di confronto per portare le proprie proposte, sembra molto più impegnata a nascondersi dietro una tastiera nell'affannosa produzione di post infamanti e calunnie a mezzo stampa.

Probabilmente per lei fare politica significa questo, quasi come se vivesse una perenne campagna elettorale mai finita. Per me significa altro e dalla stima e l'affetto, ma anche dalle critiche costruttive che ricevo ogni giorno, dalle decine di incontri e momenti di confronto che provo a tenere prima di esprimere una posizione pubblica, e soprattutto in un tempo in cui impegnarsi per il proprio territorio si fa sempre più faticoso e demotivante, credo proprio di farla nel miglior modo possibile».