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Caos-rifiuti tra Barletta, Trani e Bisceglie: Ruggiero (Amiu) risponde a Cascella

«Ci eravamo opposti al conferimento dopo comunicazione ATO»

Prosegue la querelle tra l'Amiu Trani e il Comune di Barletta per la vicenda riguardante il flusso di rifiuti all'interno del Consorzio Ato. Il pattume raccolto nell'impianto di contrada Puro vecchio è l'oggetto della contesa da fine settembre, quando i rifiuti di Barletta e Bisceglie sono stati dirottati da Trani ad Andria per permettere all'Amiu di risolvere il sovraccarico di lavoro degli operatori della discarica e l'ampliamento del terzo lotto, all'interno del quale conferiscono i soli comuni appartenenti al bacino Bari 1. «La comunicazione di Amiu c'è stata e le motivazioni per non scaricare a Trani sono legittime». Così Antonello Ruggiero, amministratore unico di Amiu Trani, ha replicato alle parole di Pasquale Cascella, che 24 ore prima aveva spiegato in una nota ufficiale che " i compattatori della Bar.S.A. si erano presentati proprio in osservanza di una precisa disposizione del Consorzio ATO che riconduceva il conferimento lì anziché ad Andria (come avviene dalla scorsa estate) ma non veniva consentito loro di effettuare il servizio nei termini indicati".

L'accordo, di durata temporanea, era infatti tornato in discussione lo scorso 16 gennaio, quando l'Autorità di bacino aveva scritto all'amministratore unico di Amiu, Antonello Ruggiero, comunicando che, a partire dal 20 gennaio, due giorni fa, i camion sarebbero ritornati alla discarica di Trani. Nonostante la richiesta dell'azienda cittadina di procrastinare l'evento al primo febbraio, i camion si erano presentati regolarmente alla discarica di Trani per consegnare le 150 tonnellate complessive giornaliere di rifiuti: di fronte cancelli chiusi. «Dopo la comunicazione inviata dall'Ato (Ambito Territoriale Ottimale, ndr) - ha spiegato Ruggiero - in merito al conferimento che sarebbe dovuto avvenire a partire dal 20 gennaio nella discarica di Trani, è partita una lettera della nostra azienda che si opponeva al conferimento. In mancanza di risposte, ho pensato avessero compreso le nostre motivazioni. Peraltro legittime dal momento che, dopo l'intervento della Regione Puglia, i rifiuti vengono conferiti ad Andria». Risposta che richiama come causa del malinteso un "problema di comunicazione" che lo stesso Cascella aveva individuato come un palliativo nelle sue righe ("senza rispettare le regole e i principi di condivisione tra i Comuni dell'ATO si rischia di compromettere la corretta e responsabile conduzione di un servizio così delicato con inevitabili gravi ripercussioni sull'igiene, il decoro urbano e i costi per i cittadini".

Una polemica che non si esaurisce, anzi Ruggiero alimento con una stoccata finale: «Vorrei informare i tranesi che il dirigente dell'Ato è di Barletta: ognuno quindi tragga le dovute conclusioni. A questo punto - conclude sarcastico - invito gli esperti in ambiente di Trani a farsi avanti per questo ruolo!». Si attende ora l'esito della seduta di urgenza dell'assemblea dei sindaci ATO convocata per domani: sul piatto la disciplina dei flussi di rifiuti, sul tavolo tante tensioni e carteggi da analizzare.
(Twitter: @GuerraLuca88)
  • Lettera aperta
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  • Pasquale Cascella
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