Nove classi scolastiche cambiano destinazione, i genitori manifestano a Barletta
«Una decisione contro il principio della continuità con compagni e docenti»
martedì 17 dicembre 2019
11.04
iReport
«Vi scriviamo perché abbiamo bisogno del vostro aiuto per dare voce ad una situazione che ci sta angosciando da settimane ma le autorità non intendono ascoltarci. Siamo i genitori della scuola dell'infanzia e primaria della scuola Giovanni Modugno di Barletta, dislocati presso la sede secondaria in via Mura del Carmine. La giunta comunale, nel mese di ottobre di quest'anno, pare a seguito di un'espressa richiesta della nostra dirigente dott.ssa Lucia Riefolo, ha deliberato che le nostre 9 classi lascino, entro il 31 luglio le aule di via Mura del Carmine per dare seguito alle linee guida emanate dalla Regione che prevedono il c.d dimensionamento scolastico e la restituzione delle aule al comprensivo Musti – Dimiccoli che, pero', nello stesso plesso, occupa meno aule e si tratta di ragazzi di scuola media.
Questa decisione è stata assunta andando contro quella che era stata la delibera del consiglio di circolo e senza ascoltare i genitori e le insegnanti coinvolte. Addirittura, ad oggi, molti genitori e docenti non ne sono ancora a conoscenza. Se si darà seguito alla delibera della giunta, i bambini verranno spostati in una sede che, ad andare bene, sarà distante almeno 1 km da quella attuale che, per facile intuizione, è nei paraggi delle proprie abitazioni, con la conseguenza che, molte mamme, non munite di autovettura, dovranno prendere, loro malgrado, la decisione di spostare i bambini in altra scuola contro il fondamentale principio della continuità con compagni e docenti e considerando che vi sono anche bambini con problematiche. Tutte le insegnanti, nel caso molto probabile che vi sia una compressione delle classi, a causa dei trasferimenti, rischiano di essere perdenti posto. Il sindaco ha più volte ribadito che non ha intenzione di andare dietro alle "paturnie" dei genitori e che non vuole essere più seccato perché Barletta ha ben altri problemi.
Attualmente si attende la delibera della Regione posto che la Provincia già si espressa ma, è bene specificarlo, tutto dipende dal Comune perché gli altri enti prendono solo atto delle decisioni locali.
Infine, è importantissimo segnalare che la scuola Musti possiede diverse aule vuote dove potrebbe collocare i propri studenti e, tra l'altro, le loro classi da spostare sono 5 a fronte delle nostre 9. La situazione è grave e urgente per questo oggi abbiamo manifestato sotto il Palazzo di città. Per favore aiutateci a tutelare i nostri bambini e i loro diritti».
I genitori
Questa decisione è stata assunta andando contro quella che era stata la delibera del consiglio di circolo e senza ascoltare i genitori e le insegnanti coinvolte. Addirittura, ad oggi, molti genitori e docenti non ne sono ancora a conoscenza. Se si darà seguito alla delibera della giunta, i bambini verranno spostati in una sede che, ad andare bene, sarà distante almeno 1 km da quella attuale che, per facile intuizione, è nei paraggi delle proprie abitazioni, con la conseguenza che, molte mamme, non munite di autovettura, dovranno prendere, loro malgrado, la decisione di spostare i bambini in altra scuola contro il fondamentale principio della continuità con compagni e docenti e considerando che vi sono anche bambini con problematiche. Tutte le insegnanti, nel caso molto probabile che vi sia una compressione delle classi, a causa dei trasferimenti, rischiano di essere perdenti posto. Il sindaco ha più volte ribadito che non ha intenzione di andare dietro alle "paturnie" dei genitori e che non vuole essere più seccato perché Barletta ha ben altri problemi.
Attualmente si attende la delibera della Regione posto che la Provincia già si espressa ma, è bene specificarlo, tutto dipende dal Comune perché gli altri enti prendono solo atto delle decisioni locali.
Infine, è importantissimo segnalare che la scuola Musti possiede diverse aule vuote dove potrebbe collocare i propri studenti e, tra l'altro, le loro classi da spostare sono 5 a fronte delle nostre 9. La situazione è grave e urgente per questo oggi abbiamo manifestato sotto il Palazzo di città. Per favore aiutateci a tutelare i nostri bambini e i loro diritti».
I genitori