Madonna dello Sterpeto
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Norme anti-Coronavirus violate a Barletta: «Inutili le scuse del sindaco»

Il messaggio di un cittadino: «È stata derisa la stragrande maggioranza della popolazione barlettana»

Fa pensare non solo l'azione di una parte di cittadinanza (fortunatamente minoritaria), ma soprattutto fa riflettere il messaggio politico. Un messaggio, condiviso da quelle stesse istituzioni portatrici di moralismo, di rispetto per le regole da loro stesse violate. Non si tratta di "essere credenti" o di "sopravvalutare il rischio", si tratta di violazione di leggi, violazione di un decreto ministeriale che evidenza l'inefficienza di un sistema tutto locale (amministrativo e di vigilanza).

È possibile che una istituzione centrale, quale il sindaco, coadiuvato da uno staff tecnico sottovaluti il problema? È possibile che il controllo di vigilanza possa chiudere più di uno dei 5 sensi difronte alla violazione delle leggi? È possibile che in una realtà in cui le leggi siano uguali per tutti, c'è chi è più uguale degli altri?

Inutili le scuse di un sindaco che cerca di giustificarsi dopo aver chiaramente violato e messo a repentaglio la salute altrui, vane le commiserazioni da parte di quella "politica" che ieri è venuta meno e che oggi si ripara con la frase "non avremmo potuto mai immaginarlo". Perché se cosi fosse, allora non si è in grado di governare. Se non si è in grado di essere "il primo cittadino che da il buon esempio" viene naturale chiedersi se sia convenevole dimettersi o meno. È vero, non tocca a nessuno giudicare, ma la rabbia da parte di coloro che per ben due mesi hanno rispettato le regole, privandosi della libertà, ieri è stata schernita.

Ieri è stata derisa la stragrande maggioranza della popolazione Barlettana, che difronte ad un costante impegno civile, si è vista meno uguale degli altri. Mi dispiace ma io queste scuse non le accetto.

Marino
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