Eraclio è in vetrina, ma non si vede

Il restyling procede, a mancare è però l'illuminazione

mercoledì 13 agosto 2014
A cura di Luca Guerra
"Se bello vuoi apparire un po' devi soffrire". L'antico detto ben si aggrada al progetto di "manutenzione e conservazione della statua di Eraclio", avviato in giugno e destinato a terminare entro la prossima estate: la statua bronzea raffigurante probabilmente l'imperatore Teodosio II (fu eretta probabilmente da Valentiniano III a Ravenna nel 439) e autentico simbolo della città di Barletta, con il suo sguardo fiero e i suoi 4 metri e mezzo che sovrastano Corso Vittorio Emanuele si è rimessa nelle "mani" degli esperti per per un intervento di consolidamento statico finalizzato principalmente a liberare le gambe del "Colosso" dal peso della parte superiore. La direzione di questo nuovo check up è affidata all'architetto Fabio Mastrofilippo, affiancato dal professor Maurizio Marabelli per la consulenza specialistica e dal direttore tecnico del cantiere, geometra Cesare De Gregori. Ma un interrogativo si affianca agli incroci tra "guelfi" e "ghibellini" scatenatisi sui social networks, tra chi ha criticato senza remore l'operazione e chi invece ne ha riconosciuto e ammesso la necessità: perché ora che è "in vetrina", Eraclio di sera è quasi invisibile?

E' scena ormai consueta, da diverse sere, quella di vedere il "passeggio" serale dei barlettani interrotto da tentativi di scrutare oltre il vetro, circumnavigazioni dell'impalcatura allestita per il recupero della statua bronzea, alla ricerca del simbolo momentaneamente perduto. Il vetro riflette i fari di lampioni e auto, celando di fatto Eraclio. Il progetto di "manutenzione e conservazione della statua di Eraclio", così come è stato annunciato dall'amministrazione comunale e dai curatori dei lavori, riguarda sia la manutenzione della struttura portante interna che della superficie esterna della statua bronzea presente. E su questo non ci piove: a prevalere sin qui è però la praticità, a scapito di estetica e arredo urbano.

I lavori, la cui durata complessiva sarà di 300 giorni, consisteranno nei seguenti interventi: scansione laser della statua all'esterno e all'interno; individuazione di eventuali microfessurazioni presenti sulla superficie bronzea; analisi diagnostiche sulle superfici esterne; manutenzione della struttura interna della statua. E allora, in attesa di placare le polemiche (non ricordiamo tali levate di scudi quando il Colosso fu però oggetto di atti di vandalismo), perché non dotare Eraclio di un'illuminazione interna, che lo renda presente anche nell'assenza?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Eraclio in vetrina, ma si vede ben poco © Luca Guerra
Eraclio in vetrina, ma si vede ben poco © Luca Guerra
Eraclio in vetrina, ma si vede ben poco © Luca Guerra
Eraclio in vetrina, ma si vede ben poco © Luca Guerra