Barletta-Cavese, scontri nel dopo gara

Provvidenziale l’intervento degli stewards per dividere le due tifoserie. Marginale l’apporto delle forze dell’ordine

giovedì 21 ottobre 2010
A cura di Nicola Ricchitelli
Quegli attimi di pura follia che svestono i panni calcistici per vestire quelli della cattiva condotta. E se non fosse bastato quanto accaduto in campo domenica scorsa nel corso della nona giornata di prima divisione tra Barletta-Cavese con i giocatori in campo protagonisti di errori tecnici-tattici a limite dell'inverosimile ci aggiungiamo gli episodi del dopo gara, che hanno avuto come scenario il retro della curva sud e della gradinata del "C.Puttilli".

Oltre alla contestazione messa in atto dai tifosi biancorossi - culminata poi con un duro faccia a faccia con i giocatori negli spogliatoi - è necessario evidenziare il censurabile comportamento di alcuni tifosi ospiti della Cavese, i quali nei minuti successivi al fischio finale del direttore di gara Domenico Rocca si sono riversati nello spazio antistante l'accesso alla curva sud nel tentativo di venire a contatto con un gruppo di tifosi biancorossi, la cui risposta non si era certo fatta attendere.

Provvidenziale è stato l'intervento degli stewards, mentre la presenza delle forze dell'ordine all'interno del "C.Puttilli" era davvero esigua: basti pensare che un poliziotto, trovatosi nello spazio antistante l'accesso alla gradinata, ha dovuto fronteggiare la barbarica invasione dei suddetti tifosi (quetsa volta tifosi e basta, senza colore) ricevendo in cambio calci e pugni. Stessa sorte è toccata agli stewards che han dovuto affrontare la situazione di emergenza determinata dal tentativo di aggressione perpetrato da alcuni facinorosi al seguito della Cavese. Gli addetti alla sicurezza hanno subito aggressioni fisiche e sono stati vittime di un fitto lancio di pietre, con conseguenti lesioni in molte parti del corpo.

La situazione ha dell'assurdo, se si pensa che successivamente a fronteggiare un gruppo di persone inermi all'ingresso dello stadio, vi era la polizia in tenuta antisommossa, cosa assurda data l'età media dei presenti, tra i quali vi erano molti ragazzini.

La domanda che ci poniamo è proprio questa: come mai a fronteggiare l'emergenza sono stati gli stewards e non le forze dell'ordine? Tra i compiti degli addetti alla sicurezza all'interno dello stadio sono compresi dunque quelli di fronteggiare eventuali scontri tra tifosi?

E per concludere, la tessera del tifoso non avrebbe dovuto arginare il fenomeno della violenza negli stadi?