Fidelis Andria-Barletta. <span>Foto Cosimo Campanella</span>
Fidelis Andria-Barletta. Foto Cosimo Campanella
Calcio

Fasano-Barletta 1-1: buono il pari, decisamente rivedibile la prestazione

Risultato positivo, ma biancorossi ancora “convalescenti”. Intanto si pensa al futuro, a breve e medio termine

Mettiamola così, peggio che nell'indecente sconfitta contro il Martina davvero non si poteva fare. Ma detto questo, il pareggio per 1-1 a Fasano va preso per quello che è, cioè niente più che come un brodino caldo e che alla luce della prestazione offerta al "Curlo", dove si è sofferto decisamente di più che sul campo del ben più forte Casarano, il punto raccolto è una delle poche cose positive che un Barletta ancora più che convalescente porta a casa dalla trasferta in terra messapica.

Certo si sono visti indubbi progressi da punto di vista difensivo, ma ripetiamo, era quasi impossibile fare peggio di Barletta-Martina. Per quanto riguarda invece il resto, al netto del gol di Marilungo - giunto grazie all'ennesimo papocchio difensivo "calciomodernista", toccato questa volta alla difesa fasanese – il Barletta si è rivelato ben poca cosa in fase offensiva. Per non parlare del centrocampo, costantemente sovrastato dalla squadra di Tiozzo, che ha visto i poveri Cafagna e Marconato troppo impegnati ad arginare Facundo Ganci e compagni per poter organizzare una manovra offensiva degna di tal nome.

Le uniche note liete (e non poco visti gli ultimi tempi), come già detto, vengono dal reparto difensivo dove oltre al più che positivo esordio di Camilleri c'è da registrare la prestazione masterclass del redivivo Lobosco, oltre ovviamente a un pizzico di buona sorte dovuto alla imprecisione degli avanti fasanesi.

Con il pari di Fasano la classifica del Barletta resta sostanzialmente invariata nell'attesa dell'esordio in panchina di mister Dino Bitetto, dell'inizio del lavoro del nuovo "diesse" Pitino e, salvo soprese (non rare da queste parti), del varo del nuovo organigramma societario.

L'arrivo in panchina di mister Bitetto, al momento, costituisce l'unico punto fermo di questo momento storico del Barletta Calcio, oltre che un messaggio alla piazza ben preciso: quello cioè di una nave da condurre in porto (un porto chiamato salvezza) al più presto per poter programmare il futuro.

Bitetto conosce fin troppo bene la piazza di Barletta e le sue ambizioni, avendo già allenato la compagine biancorossa a fine anni Novanta, ottenendo tra l'altro una promozione in Serie D e viene inoltre dalla controversa esperienza di Afragola (e dintorni...), quindi già esperto di situazioni particolarmente delicate, anche se trattasi di due situazioni (quella dell'Afragolese lo scorso anno e quella del Barletta attuale) oggettivamente imparagonabili.

Per quanto riguarda infine il nuovo assetto societario, nell'attesa dei fatti, non ci resta per ora che far fede alle parole pronunciate congiuntamente da Mario Dimiccoli e da Michele Dibenedetto nella conferenza stampa di sabato. Ripetiamo, l'obbiettivo di quest'anno è condurre in tutta sicurezza la nave Barletta nel porto della salvezza e sarebbe quindi decisamente auspicabile mettere da parte in maniera definitiva il recente passato e rimandare certi discorsi a fine campionato, quando verosimilmente, in merito al futuro e alle ambizioni del Barletta Calcio, tutto sarà più chiaro e definito.
  • Asd Barletta 1922
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