Barletta Calcio, il pensiero della Curva Nord

Alla beffa del campo, con il "Cosimo Puttilli" ormai sicura terra di conquista per tutte le navi che approdano al porto biancorosso, la sconfitta di ieri contro il Catanzaro (0-3 pesante in quanto a forma e contenuti), la giornata di ieri ha portato in dote al Barletta Calcio anche la contestazione della Curva Nord, a mezzo volantini nel foglio "Il pensiero della Nord", nei confronti della dirigenza biancorossa, tra passato, presente e futuro. Ecco parte del testo diffuso dai tifosi biancorossi:
«Il clima bollente della settimana scorsa, pur avendoci liberato finalmente ma anche tardivamente di un incapace, disonesto ed incompetente nel ruolo di direttore fallito (di cui non abbiamo voglia neanche di scrivere il suo nome...), ha lasciato con sè le stesse certezze e le stesse incertezze che fedelmente accompagnano la gestione Tatò. Per non parlare di quanto sia indecente e perverso, nella sua gestione, avere un confronto, un colloquio civile con squadra e allenatore, come quello che c'è stato, senza che fossimo assediati e piantonati da carabinieri e polizia in divisa e in borghese, come se avere un opinione ed esprimere il proprio dissenso nei confronti di chi da 5 anni ci promette e ripromette salti di categoria, che puntualmente si trasformano in punti di penalizzazione, salvezze per il rotto della cuffia, spareggi play-out e tremende e disastrose figuracce in casa e fuori casa (...) fosse un insulto. Tra l'altro ci viene negato il diritto di assistere agli allenamenti della propria squadra, ormai diventata sempre piu' oggetto e giocattolo di Tato' che, forse, rendendosi conto che costa troppo per lui non solo a livello economico ma anche a livello di competenza, ha deciso bene di lasciare, scaricando a noi il peso di un Barletta che abbiamo portato in alto con i nostri numeri, le nostre prestazioni e le nostre presenze da record in tutto il territorio nazionale, in tutte le categorie, nel bene e nel male, e che lui e' riuscito in altrettanto tempo di record a rovinare».

Ieri il numero uno di via Vittorio Veneto, dimissionario a partire dal 30 giugno 2014- come annunciato il 21 novembre 2013, era allo stadio per vedere la squadra, affiancato da ds e allenatore del Bari, Guido Angelozzi e Roberto Alberti, in un "Puttilli" ridestatosi solo per celebrare la giornata dell'orgoglio biancorosso e poi nel finale per invitare i calciatori- ma quelli del Catanzaro-sotto la curva. Anche ieri il presidente ha assistito all'ennesima disfatta, e chissà quanti pensieri gli saranno passati per la mente: questo è il risultato di un anno sportivo vissuto navigando "a vista", senza capo nè coda. Da non ripetere mai più, unendosi tutti per superare lo scoglio del 30 giugno. Quando sarà tempo di dividersi colpe e responsabilità, ma a futuro definito.
(Twitter: @GuerraLuca88)