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Oggi si celebra la "Giornata della Memoria delle vittime di mafia"

Le parole di Alessandro Cobianchi, responsabile di Libera Puglia. «La manifestazione è ormai un patrimonio di questo paese»

Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Dopo la splendida giornata del 17 marzo a Genova in tutta Italia si svolgeranno tantissime iniziative per ricordare le vittime innocenti delle mafie, nella giornata di oggi l'associazione Libera - Associazioni nomi e numeri contro le mafie porta nelle piazze italiane l'impegno intende così ricordare le vite spezzate a causa della criminalità organizzata: un elenco che supera le 900 persone. Laboratori, musica e poesia in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, il tutto in occasione del primo giorno di primavera. Libera Puglia in collaborazione con Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari, Arci Comitato territoriale di Bari, e le associazioni locali I Malovoglia, Jamming Culture 17 e Kreattiva, ha organizzato ''In direzione ostinata e legale", un programma ricco di iniziative in cui grandi e bambini sono protagonisti del percorso condiviso verso la legalità democratica in cui è impegnata la rete di Libera, sia a livello nazionale che territoriale: un programma che ha coinvolto la nostra regione in diversi modi e in tante piazze, Andria, Foggia, Taranto, Lecce e Bari su tutte. Abbiamo parlato dell'importanza di questa data con Alessandro Cobianchi, referente di Libera in Puglia, coordinatore della Carovana e responsabile dell'area Legalità e antimafia sociale dell'Associazione ricreativa e culturale italiana (ARCI), secondo cui, in Europa, il fenomeno delle mafie è a volte ancora sottovalutato.

Alessandro Cobianchi, come sta vivendo questa particolare giornata e tutte le manifestazioni approntate per l'occasione?
«E' una giornata splendida. Questa mattina sono stato a Lecce, in Piazza della Prefettura, e un migliaio di ragazzi almeno ha partecipato alla manifestazione. Anche ad Andria, Taranto e Foggia ho sentito di una partecipazione molto sentita. E' importante questa ingente presenza fisica per noi».

Che coscienza hanno i ragazzi, pur giovani, che stanno partecipando agli eventi dell'importanza di questa giornata?
«Vedo tanto interesse verso le attività in atto: credo che oggi la coscienza democratica e la consapevolezza nei giovani siano aumentate. Oggi c'è bisogno di alimentare la memoria e tradurla in impegno. Solo in questo modo potremo dire che siamo sulla buona strada. Certamente, rispetto a 20 anni fa, abbiamo compiuto evidenti passi in avanti».

Il flusso dei partecipanti alle manifestazioni è in costante aumento?
«Questa giornata è ormai un patrimonio: tanto per gli enti e le associazioni fatte di persone che lo organizzano, quanto per il pubblico e i partecipanti, che la attendono per dimostrare e dire qualcosa di importante, e vogliono creare un futuro migliore. La manifestazione è ormai un patrimonio di questo paese».

Spesso ci si trincera, anche tra i nostri politici, dietro la frase "la mafia non esiste". E' un andazzo al quale voi vi sostenete con queste manifestazioni?
«La mafia esiste eccome, e dobbiamo ricordarcelo sempre. La mafia agisce nei settori dell'economia, della finanza e dell'edilizia, in modo sommerso. Ma, sebbene agisca nell'oscurità, è purtroppo radicata tra noi».

Come ha cambiato il suo modo di operare il sistema mafioso dal 1996 ad oggi?
«Si è certamente trasformato, ma non so dire se si sia "evoluto" o meno. Oggi le attività mafiose sono sicuramente presenti in tanti settori. C'è tantissimo riciclaggio di denaro, il che non solo condiziona ciò che a noi appare, come le nostre vite, ma anche quello che non ci si manifesta apertamente».

Tra i tanti eventi oggi organizzati sul territorio pugliese spicca una manifestazione in programma nel pomeriggio a Bari...
«Dalle 15.30 in via Argiro a Bari si sta tenendo un ennesimo ricordo di questa giornata: sono stati predisposti tanti laboratori, a dimostrazione della voglia di sostenere attraverso questo evento l'educazione popolare, e di affrontare questo tema riservando spazi ai ragazzi delle scuole che parteciperanno, e ai giovani in generale».

Chiudiamo con un occhio al calendario: oggi, 21 marzo, ha inizio da calendario la stagione primaverile, la stagione della rinascita. La scelta di questa data è il sintomo di una speranza che si rinnova attraverso la Giornata della Memoria per le vittime delle mafie?
« Assolutamente sì. La primavera è la stagione del risveglio: per questo vogliamo che il 21 marzo continui a restare la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Ci sono stati diversi tentativi di cambiare la data negli ultimi anni: noi crediamo che sia importante mantenere questo appuntamento, per la carica simbolica che questo giorno riveste per tutti noi. Un giorno di rinnovamento nel clima e nello spirito, quello di cui abbiamo bisogno per continuare a combattere le mafie».




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