Presentazione Piano Sociale di Zona
Presentazione Piano Sociale di Zona
Eventi

Nuovo Piano di Zona 2013 dell’ambito territoriale di Barletta

Nella Sala Consiliare del "Curci" la presentazione del progetto del nuovo PdZ. Le priorità e le scelte strategiche, gli obiettivi di servizio del piano

Alla luce dei recenti cambiamenti istituzionali, il Comune di Barletta ha rielaborato un nuovo PdZ(Piano Sociale di Zona), la cui progettazione per motivi strettamente burocratici è stata portata a termine in poco più di due settimane, ed è stata consegnata alla Regione il 15 Gennaio 2013.

Stando agli atti della Regione Puglia e la delibera del Commissario Straordinario la dott.sa Anna Maria Manzone, i rappresentanti di enti pubblici, organizzazioni sindacali, rappresentanti organismi di volontariato e cooperazione sociale, associazioni professionali o singoli utenti hanno partecipato alla programmazione del Secondo Piano di Zona dell'Ambito di Barletta, proroga 2013, che ha avuto luogo venerdì pomeriggio nella Sala Consiliare del Teatro Curci dove le istituzioni rappresentate dall' ing. Ernesto Bernardini responsabile dell'Ufficio di Piano, dalla dott.sa Marina Ruggiero hanno incontrato le associazioni barlettane impegnate sul fronte del sociale.

La dott.sa Marina Ruggiero ha fornito una relazione della panoramica economica riguardante il primo e il secondo Piano di Zona, «Sostanzialmente bisogna fare il punto sulle risorse economiche, le risorse comunali del 2°PdZ ammontavano a 10.122.115€, infatti per l'attivazione di quest'ultimo sono state impiegate il 52% delle risorse comunali, per l'anno 2013 le risorse comunali a disposizione ammontano a 3.399.095€ mentre il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali ammonta a 437.481€»; con questi dati, 100.000€ in meno rispetto alle disponibilità degli anni precedenti, si sono dovuti fronteggiare dei tagli fondamentali di alcuni servizi sociali, tra cui il servizio di trasporto urbano per gli anziani, i contributi e l'assistenza per gli indigenti, alcuni progetti di volontariato, si sono invece mantenuti o aggiunti quei servizi di cui maggiormente necessita la popolazione barlettana tra cui la mensa sociale, servizi di assistenza e centri riabilitativi, servizi di contrasto della povertà.

I rappresentanti dei sindacati intervenuti al dibattito hanno avanzato alle istituzioni in rappresentanza, la richiesta di un incontro, che avverrà probabilmente il prossimo lunedì, per essere interpellati a concordare le manovre decisionali di elaborazione di progetti come il nuovo PdZ, piuttosto che esserne messi a conoscenza ad atti compiuti, per discutere e comprendere la distribuzione migliore delle risorse; il dott. Cannito primario del Pronto Soccorso di Barletta ha richiesto che nel nuovo PdZ siano inseriti progetti per la disposizione di alloggi a garanzia dei dimittendi senza fissa dimora, «Inoltre le donne che subiscono violenza, giungendo in ospedale preferiscono non denunciare ciò che hanno subito non sapendo dove rifugiarsi e nell'eventualità di far ritorno nella dimora fonte dei loro tormenti, temendo anche un rincaro della dose di violenza decidono i tacere dei loro maltrattamenti».

Sono inoltre intervenuti i rappresentanti della Banca del Tempo di Barletta, Janus Aps; il dott. Santalucia, rappresentante dell'ASL Bat che ha richiesto un servizio garante del trasporto dei disabili; l'Osservatorio Giulia e Rossella; Sabrina Salerno che ha richiesto l'organizzazione di un luogo di riparo per i senza tetto vista l'imminenza dell'emergenza gelo ,magari con la riapertura della struttura comunale di zona Marango, che si presta bene a quest'uso essendo in ottime condizioni e fortunatamente priva di barriere architettoniche.

La dott. Marina Ruggiero e l'ing. Ernesto Bernardini, preso atto delle richieste emerse durante il dibattito, rivolgeranno le proposte delle associazioni e dei numerosi enti sociali partecipanti alla conferenza all'attenzione del Commissario Straordinario, la dott. Manzone, la quale dovrà una volta presa visione di queste organizzare in maniera definitiva le manovre e i cambiamenti opportuni al miglior funzionamento del nuovo Piano Sociale di Zona 2013.
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