Amministrative 2013: Up&Down della politica barlettana

Poco più di dieci giorni di campagna elettorale per questo ballottaggio che parte con un risultato difficile per il centrodestra di Giovanni Alfarano. Un risultato inatteso, negativamente, per una coalizione che non ha mai governato la città, e che dunque ha basato la sua campagna sul possibile "Cambiamento". Alfarano affronta la seconda e decisiva tornata con un 26.88% risultato inferiore al 31,24% di Maria Grazia Vitobello, candidata sindaco nel 2011, per cui tuttavia non ci fu ballottaggio poiché Maffei superò di gran lunga il 50% al primo turno. Quella di Maffei era una coalizione di centrosinistra unita, anche con i socialisti. E perciò molti pur aspettandosi il testa-a-testa, non avrebbero scommesso un euro su tale risultato di un centrosinistra che ha dovuto combattere con molto pregiudizio e malcontento per gli errori commessi nel recente passato. Alcuni "errori" per la verità soltanto nascosti sotto il tappeto.

Ma Barletta è così da vent'anni: alle Politiche al centrodestra, alle Comunali al centrosinistra. Venendo fuori da appropriate riflessioni che la coalizione barlettana dovrà fare fin da ora, registriamo la caduta vertiginosa del PdL, che solo tre mesi fa raccoglieva il 28% dei consensi per le Politiche, ora supera appena il 10%.

Altro calo clamoroso è stato quello del Movimento 5 Stelle barlettano, che pare non aver convinto con i suoi gazebo e neanche con la presenza a Barletta di Beppe Grillo. Il movimento era perfino risultato come il più suffragato a Barletta alle scorse elezioni, secondo solo alla coalizione di Silvio Berlusconi. Ma oggi è fermo al 5,9%, percentuale che però sale all'8,16% con il suo candidato sindaco Patrizia Corvasce.

Debacle fortissima per La Buona Politica, che si ferma al 4,25%, mentre nel 2011 ebbe il 10,31%, anche se gli eletti di due anni fa hanno poi tutti cambiato partito. Precipita anche l'UDC, che sosteneva il candidato sindaco Giuseppe Tupputi, si attesta allo 0,27%, mentre nel 2011, ottenne il 3,3%, a sostegno del candidato Giuseppe Dipaola. Nuova Generazione scende di poco, dal 5,55% del 2011 al 4,68% del 2013.

Prende aria il PD con il 19,7%, se confrontato con il risultato a Barletta delle Politiche (16,8%), anche se perde quasi otto punti rispetto alle comunali del 2011 (26,9%). Ovvia crescita del PSI (6,3%), anche se con numeri di poco superiori al 2011 (5,97%). I socialisti si presentavano con il proprio candidato sindaco Cosimo Cannito, che ha ottenuto il 17,6%, quasi il 4% in più della coalizione, che si attesta quasi al 13,7%. Premiato dall'elettorato, l'esperimento riuscito di Sinistra Unita con i movimenti: diverse esperienze, provenienti da diversi raggruppamenti della sinistra barlettana, come SEL, FdS, IdV e movimenti teoricamente rivolti a sinistra. Raccoglie oltre il 9% dei consensi, attestandosi come terza forza del Consiglio Comunale. Scelta Civica, al debutto sul piano comunale, ottiene un dignitoso 6%, anche se godeva di un buon 10% alle Politiche. Se le controtendenze tra i dati nazionali e i responsi delle Amministrative siano o meno due storie parallele, questo lo dirà solo la credibilità delle forze politiche.