Barletta-Lecce: le voci dagli spogliatoi

Tutti i commenti dei protagonisti nel post partita del "Puttilli"

domenica 18 gennaio 2015 18.44
A cura di Adriano Antonucci
Un 1-1 che può essere accettato di buon grado ma che per la mole di gioco e le occasioni create sta stretto ai biancorossi. Finisce dunque in parità il derby del "Puttilli" tra Barletta e Lecce. Al termine del match, Sesia e Danti per il Barletta, Pagliari, Moscardelli e Abrzzese per i salentini commentano quanto visto sul rettangolo di gioco.


Il primo a parlare è mister Pagliari il quale recrimina sull'atteggiamento dei suoi: «Potevamo giocare di più, abbiamo permesso al Barletta di palleggiare. Devo dire però che il Barletta non ci ha creato molti problemi prima del rigore, non abbiamo subito molti pericoli, c'è rammarico ma complimenti al Barletta». Sulla prova di Doumbia: «Stava facendo bene, la sua uscita è un fattore che di sicuro ha influito pesantemente sul risultato». Altro fattore importante sono state le condizioni del terreno di gioco: «Sicuramente era un terreno difficile, non permetteva di palleggiare ma ripeto, lo 0-1 non mi sembrava un risultato così scandaloso». L'espulsione di Sacilotto: «C'erano molti ammoniti, non era facile decidere di sostituirlo». Sulla scelta di Papini in panca e Sacilotto in campo: «Mi baso su quanto visto in settimana».

Dopo il mister salentino è la volta del centrale difensivo Giuseppe Abruzzese, anche lui rammaricato per il risultato: «Volevamo la vittoria che in trasferta ci manca da molto. Si erano messe bene le cose, ma poi siamo rimasti in 10 e ci siamo abbassati. Il rigore ci ha costretto a rincorre ed in 10 non è facile. Gli episodi ci condannano, va così, spiace molto». Sul rigore: «Non ho parlato con Lopez, c'è stata una leggera trattenuta e Venitucci è stato bravo a lasciarsi andare». Sulla non buona posizione in classifica: «No la classifica non è bella, dobbiamo risalire, ma prima di tutto ritrovare noi stessi». Nella ripresa, prova non buona: «Certo, ma ripeto giocare in 10 non è affatto facile».

L'analisi di mister Sesia parte dalla considerazione di una buona prova dei suoi: «Anche stasera abbiamo giocato bene, proponendoci e senza paura del Lecce, una delle squadre più forti del campionato. Ci abbiamo sempre creduto, forse dovevamo accentrarci meno, andando sugli esterni abbiamo creato. Abbiamo preso questo gol all'inizio, un gol che forse tre mesi fa ci avrebbe condannato ma ora abbiamo fatto passi da gigante dal punto di vista della personalità. Abbiamo avuto tanti angoli, tanti tiri, in effetti forse ci è mancato il gol sporco. I ragazzi hanno fatto quanto preparato, l'hanno fatto bene, si sono divertiti e hanno divertito il pubblico». Sulla frenesia iniziale il mister ammette: «Ci può stare, giochi contro il Lecce in uno stadio pieno. Il gol però non l'abbiamo preso in contropiede ma è nato da una deviazione fortuita. Credo comunque che sia giusto sottolineare la forza di questa squadra, ci stiamo divertendo e l'ambiente l'ha capito». Venitucci e Danti decisivi dopo l'addio di Floriano: «Sì può essere vero, con Floriano giocavamo in maniera un pochino diversa sulla catena di sinistra. Ora giochiamo in modo più corale, può essere un paradosso ma le ultime gare dicono che per qualità di gioco stiamo facendo bene». La panchina corta, un limite in attesa di qualcuno, il mister è lapidario: «Sì arriverà qualcuno». Per il mister ai punti il Barletta avrebbe meritato: «Per le occasioni create, avremmo meritato di più ma conta poco, l'importante è aver continuato la striscia positiva». Su pubblico e terreno di gioco: «Pubblico molto positivo, il terreno di gioco non può essere un alibi. Il terreno era sconnesso ma non impediva di esprimere un buon calcio».

Dopo Sesia tocca al goleador del Lecce Moscardelli il quale punta sulla volontà del Lecce di risalire: «Dobbiamo dare continuità ai risultati. Questa è stata una partita dura, c'è un po' di rammarico. Il rigore è stato un po' generoso ma è andata così, bisogna ricominciare». Per il numero 9 non bisogna più guardare la classifica ma: "Giocare partita dopo partita e ricominciare ad avere il passo giusto". Sulla concentrazione e la qualità del gioco espresso: «Non riusciamo più a giocare come prima, la qualità del gioco non è più la stessa". Sull'assenza di Miccoli: "Ha influito ma Bogliacino l'ha sostituito al meglio, dobbiamo migliorare il gioco di squadra».

L'ultimo a parlare è l'autore dell'1-1 Domenico Danti che esprime la propria gioia: «Il pallone pesava, ma sono contento di essermi sbloccato. Sono andato sul dischetto con la giusta determinazione, mi sono preso la responsabilità ed è andata bene». Danti esprime soddisfazione per il punteggio ma con un pizzico di rammarico: «Certo il pari è un buon risultato ma per quanto creato potevamo ottenere di più». Ottima per Danti la qualità del gioco e la reazione allo svantaggio: «Nelle ultime partite non eravamo andati mai in svantaggio, ma oggi abbiano reagito, continuato a giocare e raggiunto il pari». Sulla sua condizione: «Sicuramente mi sento meglio, ho perso qualche kg rispetto a quando sono arrivato. Ora non so se la partenza di Floriano ha fatto scattare qualcosa in me o Venitucci ma sicuramente prima si giocava solo su di lui, ora giochiamo da entrambi i lati». Sul possibile arrivo di un esterno: «Sicuramente servirà, oggi alla fine c'era bisogno di rifiatare alla fine». Su Cosenza: «Per me sarà un derby». Danti, che dedica il gol a sua moglie ed al figlio in arrivo, chiude la sua analisi con un appunto sul tifo: «Pubblico straordinario, ci hanno sostenuto dall'inizio alla fine».