Veicoli elettrici, efficienza di ricarica aziendale: costi, spazi e organizzazione

Come ottimizzare costi e logistica dei punti di ricarica interni

martedì 2 dicembre 2025 17.06
La diffusione dei veicoli elettrici nelle flotte aziendali sta crescendo, ma molte imprese si scontrano con un problema ricorrente: installare punti di ricarica non basta. A complicare la transizione c'è l'aspetto logistico ed economico, spesso sottovalutato fino a quando la flotta non richiede energia in modo massiccio e continuo. Quando i veicoli iniziano ad accumularsi in attesa di ricarica o i costi energetici aumentano senza un piano definito, diventa evidente che serve una strategia più rigorosa.

La complessità emerge soprattutto nelle aziende con spazi di deposito limitati, turni serrati o flotte miste. La ricarica non è solo un'operazione tecnica: è un processo organizzativo critico che può generare ritardi, inefficienze e costi evitabili. La vera sfida consiste nel trasformare un potenziale collo di bottiglia in un vantaggio operativo.

Molte imprese scoprono che devono rivedere turnazioni, percorsi, orari e perfino modalità di gestione della flotta, per evitare tempi morti o congestioni interne. Comprendere questi elementi è il primo passo per affrontare la transizione elettrica con realismo e metodo.

Come si organizza efficacemente lo spazio di ricarica?

Uno degli errori più comuni è presumere che basti installare un numero adeguato di colonnine. In realtà, la configurazione fisica incide in modo decisivo sull'efficienza: corsie strette, piazzali condivisi o spazi di manovra ridotti possono creare code e rallentamenti, specialmente nelle ore in cui i mezzi rientrano contemporaneamente. Una cattiva disposizione degli spazi compromette l'intera operatività.

La logistica interna - in questi casi affidarsi a realtà consolidate nel settore come Radius Italia è fondamentale - dovrebbe partire da una mappatura accurata dei flussi dei veicoli: orari di rientro, tempi medi di sosta, necessità di ricarica parziale o completa, tipologia dei mezzi e turnazioni. Riorganizzare lo spazio, a volte, porta benefici maggiori rispetto a installare ulteriori colonnine.

Anche la scelta della potenza dei punti di ricarica ha impatto logistico. Caricatori ad alta potenza riducono la permanenza dei mezzi nella zona di ricarica, ma richiedono maggiore disponibilità elettrica e investimenti più elevati. Ricariche lente o medie funzionano bene con soste notturne lunghe, ma non sono adatte a veicoli con cicli intensivi. Serve quindi un bilanciamento tra tempi e potenza.

Qual è il giusto equilibrio fra costi iniziali e costi operativi?

L'installazione è solo una delle voci di spesa. L'aspetto economico delle infrastrutture comprende almeno tre blocchi: investimento iniziale, costi energetici e manutenzione. Il modo in cui l'impresa equilibra queste tre componenti determina la sostenibilità della ricarica nel lungo periodo.

Il costo dell'energia è spesso il più variabile. Senza un piano di gestione – come la ricarica programmata nelle fasce più convenienti – la spesa può lievitare rapidamente. Strumenti di controllo e sistemi di programmazione permettono di evitare i picchi tariffari e di ridurre sprechi.

Un ulteriore fattore è rappresentato dalla potenza disponibile nel sito aziendale. Potenziare l'allacciamento può essere costoso, ma non sempre necessario: tecnologie di ripartizione dinamica del carico consentono di evitare interventi invasivi e ridurre l'esborso.

In che modo l'efficienza energetica impatta sull'intera organizzazione?

Ottimizzare la ricarica non significa solo avere bollette più leggere: comporta benefici tangibili per l'intera organizzazione. Un sistema ben progettato previene ritardi nelle consegne, riduce lo stress degli autisti e limita l'usura dei veicoli. La pianificazione intelligente della ricarica contribuisce anche a proteggere la salute delle batterie.

La gestione avanzata dei consumi – tramite timer, algoritmi di modulazione e monitoraggio costante – aiuta a prevedere fabbisogni, organizzare turni e garantire la disponibilità dei veicoli critici. Nelle aziende in cui ogni ora di fermo pesa sulla produttività, questo può fare una differenza significativa.

L'efficienza energetica produce vantaggi anche sul fronte sostenibile: ridurre i consumi inutili significa diminuire l'impatto ambientale e migliorare l'immagine dell'azienda. Una flotta gestita in maniera consapevole comunica responsabilità e innovazione.

Per approfondire gli aspetti tecnici ed energetici, enti autorevoli come Enea pubblicano studi e linee guida sulle infrastrutture di ricarica e sull'efficienza elettrica, utili per validare le proprie decisioni.

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