Sit-in per Giuseppe Di Bari, «continuiamo a costruire il cambiamento che sogniamo»
La nota di Libera Barletta, che annuncia una grande manifestazione a novembre
giovedì 30 ottobre 2025
15.50
"Continuiamo a costruire, uniti, il cambiamento che sogniamo." È con queste parole che il presidio di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie - di Barletta ha voluto raccogliere il senso del partecipato momento di riflessione e impegno civile vissuto il 28 ottobre scorso, con il sit-in svolto davanti la sede del Comitato di zona 167.
"L'abbiamo fatto per Giuseppe, ma anche per Raffaele, quella sera assente per puro caso. L'abbiamo fatto per Claudio Lasala e per Giuseppe Tupputi. Ma anche per Michele e per Francesco. Storie diverse, ma tutti figli di Barletta che hanno pagato sulla propria pelle la violenza, la prepotenza, la prevaricazione, l'omertà. Il 28 ottobre è stato un momento importante di risposta alla violenza che non può e non deve rimanere isolato ma che è un punto importante di un percorso di consapevolezza ed impegno.
C'è ancora tanta paura nella comunità, derivante da anni di sottovalutazione e silenzi, ma martedì abbiamo dimostrato che c'è una Barletta che ha voglia di riscatto e cambiamento. Una Barletta fatta di tante persone che insieme dicono il loro "NO" alle mafie, alla criminalità e alla sottocultura mafiosa. Continuiamo su questa strada, continuiamo a incontrarci, confrontarci, a collaborare. In nome di sani valori non più negoziabili. Il rispetto, il confronto e la giustizia sociale devono prevalere sulle differenze ideologiche, caratteriali, personali: distinguono chi è onesto da chi onesto non è. Dobbiamo schierarci contro l'illegalità, la violenza e la sopraffazione ed unirci per il bene della nostra comunità. Abbiamo piantato un seme, ma non basta, dobbiamo prendercene cura, insieme. Con pazienza, ma con costanza e determinazione: come gocce che col tempo scavano la roccia. E cambiano il mondo.
A novembre è in programma una grande manifestazione: vi aspettiamo per camminare insieme e costruire insieme una Barletta più giusta e libera dalla criminalità e dalla violenza mafiosa".
"L'abbiamo fatto per Giuseppe, ma anche per Raffaele, quella sera assente per puro caso. L'abbiamo fatto per Claudio Lasala e per Giuseppe Tupputi. Ma anche per Michele e per Francesco. Storie diverse, ma tutti figli di Barletta che hanno pagato sulla propria pelle la violenza, la prepotenza, la prevaricazione, l'omertà. Il 28 ottobre è stato un momento importante di risposta alla violenza che non può e non deve rimanere isolato ma che è un punto importante di un percorso di consapevolezza ed impegno.
C'è ancora tanta paura nella comunità, derivante da anni di sottovalutazione e silenzi, ma martedì abbiamo dimostrato che c'è una Barletta che ha voglia di riscatto e cambiamento. Una Barletta fatta di tante persone che insieme dicono il loro "NO" alle mafie, alla criminalità e alla sottocultura mafiosa. Continuiamo su questa strada, continuiamo a incontrarci, confrontarci, a collaborare. In nome di sani valori non più negoziabili. Il rispetto, il confronto e la giustizia sociale devono prevalere sulle differenze ideologiche, caratteriali, personali: distinguono chi è onesto da chi onesto non è. Dobbiamo schierarci contro l'illegalità, la violenza e la sopraffazione ed unirci per il bene della nostra comunità. Abbiamo piantato un seme, ma non basta, dobbiamo prendercene cura, insieme. Con pazienza, ma con costanza e determinazione: come gocce che col tempo scavano la roccia. E cambiano il mondo.
A novembre è in programma una grande manifestazione: vi aspettiamo per camminare insieme e costruire insieme una Barletta più giusta e libera dalla criminalità e dalla violenza mafiosa".