PalaMarchiselli, Giovani Democratici: «Non un successo, ma un'occasione persa»
La nota dei dem
lunedì 10 novembre 2025
14.18
Come Giovani Democratici Barletta sentiamo il dovere di intervenire a seguito dell'articolo apparso sulla stampa locale riguardante alcuni importanti aggiornamenti sul PalaMarchiselli. Già agli inizi del 2025 avevamo segnalato le numerose criticità legate alla gestione della chiusura per inagibilità del Palazzetto, da sempre simbolo dello sport cittadino e punto di riferimento per tante piccole associazioni sportive. In quella occasione evidenziammo come la mancanza di controlli costanti sulla manutenzione ordinaria avesse messo a rischio la sicurezza di tanti ragazzi e ragazze che in quella struttura vivevano momenti di aggregazione e crescita.
A un anno esatto dalla chiusura, avevamo inoltre denunciato il silenzio calato sulle sorti dell'impianto. Dopo il nostro intervento, grazie ad un lavoro sincrono e congiunto, i nostri consiglieri comunali del Partito Democratico portarono la questione in Consiglio comunale con una domanda di attualità, ricevendo come risposta la promessa di un progetto di candidatura ai fondi FESR-FSE+ 2021–2027, con scadenza 30 aprile 2025.
Ebbene, già da un po' di mesi, quando sono uscite le graduatorie ufficiali, abbiamo appreso che Barletta non ha ottenuto il finanziamento, in parte per l'esaurimento dei fondi disponibili, ma anche a causa di un progetto presentato in maniera inadeguata, valutato con un punteggio pari a 0 su 8 al subcriterio B1 ("livello di progettazione").
Un risultato che dimostra come, con una pianificazione più accurata, la nostra città avrebbe potuto posizionarsi meglio in graduatoria e accedere comunque alle risorse, come avvenuto per altri comuni pugliesi.
A titolo informativo, il subcriterio B1 – Cantierabilità dell'intervento prevedeva la valutazione della documentazione progettuale in base ai seguenti punti:
B.1.0: Proposta progettuale completa e coerente con gli obiettivi del bando;
B.1.1: Presenza di un progetto di fattibilità tecnico-economica redatto da professionista incaricato o dall'ufficio tecnico comunale;
B.1.2: Presenza di un progetto esecutivo elaborato da professionista incaricato o ufficio tecnico;
B.1.3: Validazione e approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica da parte dell'Ente proponente;
B.1.4: Validazione e approvazione del progetto esecutivo da parte dell'Ente proponente.
In questi sottocriteri, la proposta del Comune di Barletta ha ottenuto zero punti su otto. Un dato che testimonia non solo una mancanza di pianificazione, ma anche l'assenza di una vera visione progettuale capace di competere con gli altri Comuni pugliesi. Ci congratuliamo con i Comuni di Anzano di Puglia e Poggio Imperiale, che hanno invece saputo presentare progetti solidi e credibili, ottenendo il massimo punteggio (8 su 8).
Oggi si cerca di far passare come una vittoria il ricollocamento di 1,5 milioni di euro destinati ad altri interventi (l'ex distilleria), tramite una variazione di bilancio. Ma questo non è un successo: è un ripiego. Con una progettazione seria, quei fondi europei si sarebbero potuti ottenere senza intaccare risorse comunali. È giusto che i cittadini sappiano distinguere tra un vero risultato amministrativo e un'operazione di facciata. Il PalaMarchiselli non è stato "salvato": è stato trascurato, e solo dopo un anno di immobilismo si è corsi ai ripari.
Come Giovani Democratici continueremo a vigilare grazie anche alle segnalazioni delle piccole associazioni sportive e a chiedere che lo sport barlettano — e i suoi spazi — tornino ad essere centrali nelle politiche cittadine, non solo nelle narrazioni di circostanza. Invitiamo tutte le istituzioni, a ogni livello, a continuare a battersi con determinazione su queste dinamiche, perché solo attraverso la trasparenza e la verità la nostra città potrà davvero crescere e riconquistare fiducia nelle proprie amministrazioni.
A un anno esatto dalla chiusura, avevamo inoltre denunciato il silenzio calato sulle sorti dell'impianto. Dopo il nostro intervento, grazie ad un lavoro sincrono e congiunto, i nostri consiglieri comunali del Partito Democratico portarono la questione in Consiglio comunale con una domanda di attualità, ricevendo come risposta la promessa di un progetto di candidatura ai fondi FESR-FSE+ 2021–2027, con scadenza 30 aprile 2025.
Ebbene, già da un po' di mesi, quando sono uscite le graduatorie ufficiali, abbiamo appreso che Barletta non ha ottenuto il finanziamento, in parte per l'esaurimento dei fondi disponibili, ma anche a causa di un progetto presentato in maniera inadeguata, valutato con un punteggio pari a 0 su 8 al subcriterio B1 ("livello di progettazione").
Un risultato che dimostra come, con una pianificazione più accurata, la nostra città avrebbe potuto posizionarsi meglio in graduatoria e accedere comunque alle risorse, come avvenuto per altri comuni pugliesi.
A titolo informativo, il subcriterio B1 – Cantierabilità dell'intervento prevedeva la valutazione della documentazione progettuale in base ai seguenti punti:
B.1.0: Proposta progettuale completa e coerente con gli obiettivi del bando;
B.1.1: Presenza di un progetto di fattibilità tecnico-economica redatto da professionista incaricato o dall'ufficio tecnico comunale;
B.1.2: Presenza di un progetto esecutivo elaborato da professionista incaricato o ufficio tecnico;
B.1.3: Validazione e approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica da parte dell'Ente proponente;
B.1.4: Validazione e approvazione del progetto esecutivo da parte dell'Ente proponente.
In questi sottocriteri, la proposta del Comune di Barletta ha ottenuto zero punti su otto. Un dato che testimonia non solo una mancanza di pianificazione, ma anche l'assenza di una vera visione progettuale capace di competere con gli altri Comuni pugliesi. Ci congratuliamo con i Comuni di Anzano di Puglia e Poggio Imperiale, che hanno invece saputo presentare progetti solidi e credibili, ottenendo il massimo punteggio (8 su 8).
Oggi si cerca di far passare come una vittoria il ricollocamento di 1,5 milioni di euro destinati ad altri interventi (l'ex distilleria), tramite una variazione di bilancio. Ma questo non è un successo: è un ripiego. Con una progettazione seria, quei fondi europei si sarebbero potuti ottenere senza intaccare risorse comunali. È giusto che i cittadini sappiano distinguere tra un vero risultato amministrativo e un'operazione di facciata. Il PalaMarchiselli non è stato "salvato": è stato trascurato, e solo dopo un anno di immobilismo si è corsi ai ripari.
Come Giovani Democratici continueremo a vigilare grazie anche alle segnalazioni delle piccole associazioni sportive e a chiedere che lo sport barlettano — e i suoi spazi — tornino ad essere centrali nelle politiche cittadine, non solo nelle narrazioni di circostanza. Invitiamo tutte le istituzioni, a ogni livello, a continuare a battersi con determinazione su queste dinamiche, perché solo attraverso la trasparenza e la verità la nostra città potrà davvero crescere e riconquistare fiducia nelle proprie amministrazioni.