Morti sul lavoro, Cgil e Uil in presidio davanti alla Prefettura: «Una piaga che va fermata»

Sindacati in piazza dopo la tragedia di Firenze

mercoledì 21 febbraio 2024 13.41
A cura di Adriano Antonucci
Un sit-in di protesta per ribadire ancora una volta la necessità di intervenire contro la piaga delle morti bianche. Dopo la tragedia di Firenze costata la vita a 5 persone impegnate in un cantiere per la costruzione di un supermercato, Cgil e Uil hanno proclamato una mobilitazione che ha visto coinvolti edili e metalmeccanici di tutta Italia.

Questa mattina i lavoratori si sino ritrovati in presidio davanti alla Prefettura con i rappresentanti delle sigle sindacali che sono stati ricevuti nel palazzo del governo per esporre i motivi della mobilitazione. «Bisogna passare dalle parole ai fatti - ha spiegato il segretario della Cgil Bat, Michele Valente - nel 2023 abbiamo messo in campo tante iniziative per dire di no alle morti sul lavoro ma siamo davanti a dati che fanno paura: c'è stata una riduzione rispetto allo scorso anno, ma parliamo di numeri irrisori (da 1090 a 1040). In Puglia invece abbiamo avuto 78 morti sul lavoro (di cui 4 nella Bat ndr) e 25780 infortuni, sono dati raccapriccianti che ci portano a chiedere al governo atti concreti: i morti sul posto di lavoro non devono esserci più, le aziende investano e non considerino la sicurezza un costo».

Su questo si è soffermato anche il segretario cittadino della Uil, Francesco Dileo: «Vanno eliminati i sub appalti e degli appalti e va creata la sicurezza. Il nostro spot è 0 morti sul lavoro, vorremmo che questi episodi vadano a determinare un reato di omicidio per i datori di lavoro. Risparmiare sulla sicurezza è un reato nei confronti dei lavoratori».