Minacce di morte con arma da fuoco, fermo per un pregiudicato barlettano

È l'uomo rimasto ferito nella sparatoria avvenuta al braccio di Levante

giovedì 10 luglio 2025 9.21
Nei giorni scorsi, la Procura della Repubblica di Trani, a seguito dell'attività investigativa svolta dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta e coordinata dalla stessa Procura, ha disposto il fermo di indiziato di delitto, successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un trentenne barlettano individuato quale presunto autore di minacce di morte attraverso l'utilizzo di un'arma da fuoco illegittimamente detenuta.

Qualche giorno fa il Commissariato di Barletta, a seguito di una segnalazione, è intervenuto in via Pisacane a Barletta rilevando l'esplosione di quattro colpi d'arma da fuoco sulla porta d'ingresso di un appartamento di un condominio, rinvenendo anche un bossolo di una cartuccia presumibilmente di un'arma corta repertata dalla Polizia Scientifica.

Le attività investigative, che hanno portato anche all'individuazione delle telecamere di videosorveglianza della zona ed all'acquisizione delle relative immagini, hanno permesso di identificare l'autore del reato, nonché di ipotizzare che la vicenda fosse maturata in ambito familiare: le minacce sarebbero state rivolte, anche con l'utilizzo di un'arma, sia alla madre dell'odierno indagato, che al compagno convivente di quest'ultima, entrambi presenti in casa durante i fatti.

Appare importante segnalare che l'odierno indagato è stato coinvolto di recente in una sparatoria avvenuta presso il braccio di levante di Barletta, nel corso della quale ha riportato delle ferite guaribili in 30 giorni.

In merito a tale evento sono ancora in corso accertamenti investigativi per vagliare se gli episodi possano essere o meno collegati.

Occorre precisare che i provvedimenti adottati nel corso delle indagini, non sono definitivi e che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna ad effetto irrevocabile.