L'Asl Bt punta sulla tecnologia: due acceleratori lineari per l'ospedale di Barletta

Alessandro Delle Donne: «Sono sicuro che sistemi ancora più avanzati e moderni potranno dare una ulteriore spinta alle attività di cura»

venerdì 19 giugno 2020
Due acceleratori lineari di ultima generazione in sostituzione di quelli attivi presso l'Unità operativa complessa di Radioterapia dell'ospedale Dimiccoli di Barletta e un robot per le attività chirurgiche dell'ospedale Bonomo di Andria. La Asl Bt punta sull'alta tecnologia: «Abbiamo le professionalità e i finanziamenti che ci permettono di fare oggi investimenti sull'ammodernamento delle nostre apparecchiature tecnologiche – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt – abbiamo avviato tutte le procedure amministrative necessarie per procedere con l'acquisto e daremo conto, come è nostra abitudine, di tutti i passaggi più salienti per arrivare all'obiettivo".

Con delibera n.1096 del 12 giugno è stata avviata la consultazione preliminare di mercato per l'acquisizione di un sistema di chirurgia mininvasiva robotica da destinare al blocco operatorio dell'ospedale Bonomo di Andria mentre con delibera n. 1097 del 16 giugno è stato approvato il progetto di acquisto di 2 acceleratori lineari in sostituzione di quelli in dotazione presso l'Unità operativa di Radioterapia dell'Ospedale Dimiccoli di Barletta.

«In entrambi i casi è stato fatto un studio di Helth Tecnology Assessment per la valutazione del rapporto tra costi e benefici – continua Delle Donne – e le valutazioni emerse hanno supportato tecnicamente la scelta strategica di puntare sull'ammodernamento tecnologico».

«Le attività svolte dalla Radioterapia di Barletta, diretta dalla dottoressa Santa Bambace – aggiunge Delle Donne – sono già di altissimo livello e in continua evoluzione rispetto alle tecniche utilizzate e alle possibilità di cura proposte, ma certo le apparecchiature tecnologiche devono essere ammodernate e sono sicuro che sistemi ancora più avanzati e moderni potranno dare una ulteriore spinta alle attività di cura».