L'Archeoclub tira le somme del 2009 e si prepara al suo trentennale
riconfermato il progetto Cultura del turismo
L'assemblea dei soci
dell'Archeoclub d'Italia, sede di Barletta, ha approvato il bilancio consuntivo
del 2009 e quello preventivo per il 2010. Il presidente Pietro Doronzo,
richiamando brevemente l'attività svolta dalla sede locale nello scorso anno,
anche in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, la Soprintendenza per i
Beni Archeologici della Puglia, la sede Nazionale dell'Archeoclub, e porgendo
il benvenuto ai nuovi soci, ha riconfermato l'impegno dell'associazione a
favore della tutela e valorizzazione
del patrimonio culturale cittadino e ha approvato le linee guida operative per
il 2010.
Durante l'incontro si sono analizzate le attività svolte lo scorso anno tra cui il prosieguo del progetto di formazione Cultura del Turismo, rivolto agli operatori economici e culturali del territorio, il corso di approfondimento per presidenti e tesorieri delle associazioni voluto dall'Archeoclub Nazionale proprio a Barletta, la collaborazione con l'università di Bari alle tavole rotonde all'interno di Puglia in-Difesa, ma anche il lavoro di accoglienza e guida per la 60° Settimana Liturgica nazionale, nonché il consueto servizio di visite guidate a turisti e cittadini e collaborazione scientifica.
Il 2010, invece, è iniziato con la ripresa del corso "Cultura del Turismo", presso le sale del pianterreno del Palazzo Della Marra, per approfondire i temi della storia dell'arte e la conoscenza del nostro territorio, anche a fini di promozione turistica. Oltre a questo, che è un impegno piuttosto corposo per i soci di Barletta, sono previste usa serie di importanti attività anche per festeggiare il trentesimo anno di vita dell'Archeoclub di Barletta. Tra queste, quelle nazionali e "istituzionali" quali "Chiese Aperte", la Settimana della Cultura, la Giornata del Patrimonio e ogni altra manifestazione in cui possa essere utile il nostro apporto.
Punti importanti della
programmazione annuale saranno poi quei temi su cui l'associazione non smette
di puntare i riflettori dell'approfondimento e della riflessione ma soprattutto
per i quali non cessa di profondere i propri sforzi.
Principalmente l'attenzione all'allestimento
presso il Castello del museo civico,
che fa parte del Polo Museale Barlettano, con particolare riguardo alla sezione
destina a "L'archeologia e il territorio" la quale dovrebbe collocarsi solo nel
torrione Santa Maria e in una sala attigua. Tale disposizione è da ritenersi
certamente insufficiente anche per il solo riallestimento dei materiali di
pertinenza del Museo Civico e non consentirà affatto l'auspicabile esposizione
dei cospicui materiali archeologici di età preistorica, classica e medievale
provenienti dalla città e dal territorio comunale, di pertinenza della
competente Soprintendenza, che resterebbero nei magazzini dove già da troppo
tempo si trovano Il compito dell'Amministrazione
dovrebbe essere, al contrario di come si appresta a realizzarsi, quello di
rendere il nostro contenitore culturale complesso
accogliente, offrendo collocazione scientifico-espositiva dei nostri
preziosi reperti ed una loro adeguata valorizzazione. Solo per citarne alcuni,
si ricordano i materiali del Paleolitico medio - superiore e di età romana
dall'area costiera di Ariscianne, quelli ceramici e litici dai villaggi
neolitici dall'agro di Barletta e di Canne, quelli protostorici dal villaggio
di Madonna del Petto. La ricchezza dei ritrovamenti sulla collina di San Mercurio ha, infatti, riproposto la mancanza di luoghi di raccolta archeologici
attrezzati.
L'Archeoclub muovendosi in questa
direzione ha in programma per quest'anno attività destinate alla sensibilizzazione
e alla conoscenza di questi importanti reperti della nostra storia archeologica
che si muoveranno su diversi canali.
Circa Canne della Battaglia le azioni previste per il trentennale saranno
finalizzate a far porre attenzione alle Amministrazioni e ai cittadini nei
confronti di un sito di grande portata storica e ambientale che, se non otterrà
la cura che merita dal punto di vista della ricerca e della promozione
turistica, rischia di ritornare una collina ricoperta di dimenticanza. Preoccupa,
infatti, lo stato del sito archeologico che dimostra innumerevoli carenze
nell'accoglienza, nella cura e nell'esposizione. Si auspica, pertanto, la
collaborazione all'attività di studio e valorizzazione del sito che
l'associazione porta avanti ormai da molti anni tra le infinite difficoltà che
si ravvisano da più parti. Si evidenzia a tal fine il lavoro di scavo e ricerca
realizzato dall'associazione nell'area nota come la Collina di S. Mercurio per
la quale sono previsti nuovi interventi per il 2010.
Per questo nuovo anno, poi, naturalmente
continuerà la collaborazione con altri enti e privati per dar vita ad
importanti percorsi di sensibilizzazione culturale che saranno avviati
attraverso mostre, approfondimenti scientifici, dibattiti e, come sempre, visite
guidate.