Il “ballo della Giunta”, il prossimo passo? Solo questione di tempo

Il “bersaglio” in Giunta resta Anna Maria Lacerenza: la decisione potrebbe arrivare questa settimana

lunedì 21 ottobre 2019
A cura di Cosimo Giuseppe Pastore
Tutto tace sulla trapelata sostituzione dell'assessore, con delega alle Politiche Sociali, Anna Maria Lacerenza. Almeno, questo è quello che traspare dai silenzi della confusa maggioranza del sindaco Cosimo Cannito che, dopo la discussa (ma più che prevedibile) sostituzione dell'assessore alla Cultura, Michele Ciniero, con Graziana Carbone, sembra lavorare silente nel dietro le quinte della politica cittadina. La direttiva in quel caso, lo ricordiamo, arrivava dalle indicazioni di Luigi Dimonte e Antonello Damato (Iniziativa Democratica), nel segno di una «alternanza democratica», come è stata definita dagli stessi, ma palesemente ispirata ad una politica di mera spartizione.

Adesso, il "bersaglio" in Giunta resta Anna Maria Lacerenza, questa è l'unica cosa che sembra certa, ma pare che la decisione sia stata rinviata, preferendo attendere l'esito delle nomine del c.d.a. dell'ASP "Regina Margherita", passaggio scontato nell'ultimo Consiglio comunale. La maggioranza, in tale occasione, ha superato il test di compattezza formale e questo sembrerebbe essere il presupposto politico per riaprire la discussione su una nuova sostituzione in Giunta che, a tal punto, potrebbe avvenire già questa settimana. A sedere tra i banchi dell'esecutivo, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere Nicola Salvemini, ma anche su questo le parti in causa starebbero discutendo. Anche in questo caso, inoltre, qualsiasi sostituzione dovrà scontare un passaggio democratico, interno alla lista Barletta Attiva, come comunicato dai suoi rappresentanti Ruggiero Marzocca (consigliere comunale) e Antonio Gasparello (coordinatore del movimento).

Insomma, il confronto democratico interno alle liste sembra essere il "must" dei cambi assessorili che investono l'amministrazione di Barletta. Tuttavia, bisogna ammetterlo, resta complesso comprendere quanto la democrazia interna di una lista possa giovare alla politica del "buon governo". La sensazione, invece, è che tra il buon governo e la politica ci sia una zona grigia, fatta di accordi pre e post elettorali e di strettoie a senso unico che, oltre a sottrarre tempo a ben altri confronti democratici, rischiano di minacciare pesantemente l'efficienza dell'amministrazione, alimentandone lo stato di tensione. Uno stato, messo ulteriormente alla prova, dalla pubblica rivendicazione di una rappresentanza in Giunta della lista Forza Barletta, avanzata dalla consigliera Stella Mele proprio durante il Consiglio comunale sulle nomine della casa di cura "Regina Margherita".