I sindacati contestano la struttura dipartimentale decisa dall'Asl Bt

Il provvedimento emesso il 31 dicembre dal Commissario Delle Donne

sabato 8 gennaio 2022 10.43
«Nonostante le innumerevoli sollecitazioni da parte delle scriventi OO.SS., tese a dare attuazione al vigente e attuale CCNL sul tema degli incarichi e la relativa graduazione, il cui regolamento giace ancora in fase di redazione e successiva discussione, per opportunità amministrativa, codesta Amministrazione Asl BT, in spregio a quanto previsto nel nostro ordinamento e con un atteggiamento assolutamente non improntato alla sana collaborazione tra la parte datoriale e quella sindacale, ha proceduto come sempre alla indizione di avvisi interni solo per "alcune" strutture e rimodulato l'atto aziendale per crearne di "nuove", senza alcuna condivisione con le OO.SS., fosse anche solo per illustrarne le motivazioni e capirne le esigenze che soggiacevano a tale scelta.

Abbiamo assistito pochi giorni fa a termine mandato da parte del Commissario e in attesa del nuovo Direttore Generale, l'istituzione inappropriata della ennesima Struttura Dipartimentale che neanche la Regione ha ancora previsto in nessun documento: la UOSVD " SET 118" della BT, nonostante le assicurazioni che i nuovi incarichi fossero dati dopo l'approvazione del nuovo atto aziendale e del relativo regolamento sugli incarichi e graduazioni delle funzioni. Nella Delibera n. 1332 del 28/07/2021, infatti, si legge che tale esigenza nasce dalla stessa Azienda BT che ne chiede l'istituzione alla Regione, "…con note prot. n. 39802/2020 e n. 75326/2020…", note di cui non se ne conosce l'eventuale riscontro, atteso che nell'atto deliberativo non risulta essere pubblicato come allegato. Quello che però salta all'occhio è che tale Struttura è talmente indispensabile da istituirla "…nelle more dell'emanazione dei provvedimenti attuativi da parte della Giunta Regionale…", provvedimenti regionali di cui non si ha, ancora oggi, conoscenza ufficiale.

Non solo la Direzione si è affrettata a variare l'atto aziendale, ma con la stessa solerzia, ha proseguito con l'espletamento dell'avviso interno e l'individuazione del Responsabile come si legge dalla Delibera N. 2375 adottata il 31.12.2021 quando a fine mandato, normalmente, si dovrebbe garantire solo la ordinaria amministrazione. Le scriventi OO.SS. hanno più volte stigmatizzato tale atteggiamento autoreferenziale con varie note con le quali si diffidava codesta Amministrazione dal "porre in essere ulteriori provvedimenti in contrasto con quanto disciplinato dal nuovo CCNL/2020, in assenza del nuovo e obbligatorio sistema di pesatura delle posizioni dirigenziali". E questo perché tali conferimenti di incarichi di fatto dovevano attendere la definizione del nuovo atto aziendale.

Più volte, nell'ambito delle prerogative sindacali, è stata richiesta, senza esiti alcuni, una valutazione approfondita del potenziale impatto che la nuova disciplina regolamentare, in materia di graduazione e attribuzione degli incarichi dirigenziali, avrebbe sulla intera Asl, ma si è preferito procedere con attribuzione di incarichi ad hoc, solo per alcune UU.OO., andando ad erodere le risorse del fondo del salario accessorio 2020 che, ad oggi, non risulta essere ancora certificato dagli organi competenti e non ancora costituito in via definitiva, per l'anno 2021, nonostante la nota regionale prot. del 16 dicembre scorso, di autorizzazione all'incremento dei fondi sul salario accessorio, alla luce del c.d. Decreto Calabria.

Alla luce di quanto suesposto con la presente si chiede l'immediata revoca della Deliberazione n. 2375 del 31/12/2021 e in autotutela la revoca della deliberazione 1332 di modifica dell'atto aziendale».