Cantiere via Leonardo da Vinci, Francesco Corcella risponde al sindaco Cosimo Cannito
La nota dell'ex coordinatore della Camera del Lavoro Cgil
giovedì 20 novembre 2025
17.43
«Dopo il comunicato del sindaco relativo alla perizia del Tar Puglia per il programma edificatorio tra le vie Da Vinci e Palmitessa, i cittadini barlettani non possono che augurarsi il suo veloce e definitivo allontanamento dalla scena politica e amministrativa della nostra città. C'è bisogno di una guida nuova e di una diversa cultura amministrativa!». Così l'ex coordinatore della Camera del Lavoro Cgil, Francesco Corcella.
«Il comunicato del sindaco che promette ritorsioni in danno dei cittadini denunzianti desta inquietudine e allarme; necessita un sussulto di orgoglio della città che segni la netta dissociazione dalle affermazioni di un sindaco che non ha la serenità e l'equilibrio che si richiede a chi rappresenta una istituzione e una città. Dopo l'ultima esternazione può dirsi che il nostro sindaco rappresenta ormai solo se stesso e il fallimento politico/amministrativo e culturale dell'amministrazione cittadina che ci governa!
Nel pieno delle indagini della magistratura tese a chiarire la eventuale correlazione tra la gambizzazione del Presidente del "Comitato 167" ed eventuali interessi affaristici che gravitino attorno all'edilizia, il sindaco si è reso protagonista di un vero e proprio atto intimidatorio degno del papocchio politico che regna al Palazzo di Città e della discutibile etica pubblica che impronta questa amministrazione, rovesciando la logica del buon senso e della ragionevolezza. Colui che dovrebbe rappresentare i cittadini si è scatenato contro i cittadini che avevano promosso e poi ritirato il loro ricorso al Tar avverso una edificazione potenzialmente lesiva dei loro diritti e comunque tesa a stravolgere lo spazio vitale in zona. La promessa di controlli della regolarità delle abitazioni dei ricorrenti e la richiesta di risarcimento delle spese legali sostenute dal comune rappresentano un atto indecoroso. Sig. Sindaco…se ne penta pubblicamente! Comunque Ella non merita Barletta e i barlettani!».
«Il comunicato del sindaco che promette ritorsioni in danno dei cittadini denunzianti desta inquietudine e allarme; necessita un sussulto di orgoglio della città che segni la netta dissociazione dalle affermazioni di un sindaco che non ha la serenità e l'equilibrio che si richiede a chi rappresenta una istituzione e una città. Dopo l'ultima esternazione può dirsi che il nostro sindaco rappresenta ormai solo se stesso e il fallimento politico/amministrativo e culturale dell'amministrazione cittadina che ci governa!
Nel pieno delle indagini della magistratura tese a chiarire la eventuale correlazione tra la gambizzazione del Presidente del "Comitato 167" ed eventuali interessi affaristici che gravitino attorno all'edilizia, il sindaco si è reso protagonista di un vero e proprio atto intimidatorio degno del papocchio politico che regna al Palazzo di Città e della discutibile etica pubblica che impronta questa amministrazione, rovesciando la logica del buon senso e della ragionevolezza. Colui che dovrebbe rappresentare i cittadini si è scatenato contro i cittadini che avevano promosso e poi ritirato il loro ricorso al Tar avverso una edificazione potenzialmente lesiva dei loro diritti e comunque tesa a stravolgere lo spazio vitale in zona. La promessa di controlli della regolarità delle abitazioni dei ricorrenti e la richiesta di risarcimento delle spese legali sostenute dal comune rappresentano un atto indecoroso. Sig. Sindaco…se ne penta pubblicamente! Comunque Ella non merita Barletta e i barlettani!».