Bat, battaglia vinta per il Nero di Troia

Il prestigioso vino finalmente avrà il marchio Doc. Il nuovo marchio coinvolgerà anche i comuni della sesta provincia

lunedì 7 febbraio 2011
A cura di Nicola Ricchitelli
Avrà finalmente il marchio 'Doc' il "Nero di Troia", il prestigioso risultato infatti è stato raggiunto dopo una lunga battaglia tra il Comitato promotore e la Regione Puglia. Il via libera è stato dato qualche giorno fa dal Comitato regionale Vini, il quale dopo averne bocciato solo qualche mese fa la proposta, è tornato quindi sui propri passi. Il vitigno autoctono della Daunia sarà quindi di "origine controllata", potrà cioè fregiarsi di tutti quegli strumenti di autotutela riconosciuti ai grandi vini.

La battaglia appena vinta quindi non è soltanto una battaglia di campanile – in quanto è un'operazione commerciale che nasce in Capitanata ma che si estende in tutta la sesta provincia pugliese - ma di sistema perchè abbraccia appunto due territori molto vasti che si riconoscono nella produzione di un vitigno storico anche se sottovalutato dai vignaioli del territorio d'origine. In tal senso, determinante, è stato il compromesso raggiunto con Castel del Monte, il consorzio di tutela finora unico utilizzatore della «doc» per il Nero.

La nuova denominazione di origine si chiamerà "Doc Tavoliere Nero di Troia", e sarà espressione di 5mila produttori tra le province di Foggia e Barletta. I comuni coinvolti nella neonata Doc sono in tutto 13, nove in Capitanata (Foggia, Troia, Lucera, San Severo, Orta Nova, Carapelle, Ordona, Cerignola, Stornara); quattro nella Bat (Barletta, Trinitapoli, San Ferdinando, Margherita di Savoia).