Amianto nei pressi del Santuario: il dono votivo dell’estate

Il cancro dell’incoscienza riposa con l’Eternit nelle campagne di Barletta

lunedì 23 giugno 2014
A cura di Viviana Damore
Da qualche mese la Madonna dello Sterpeto deve convivere con un dono che sicuramente non avrebbe desiderato, un'abbondante quantità di Eternit è stata "distrattamente" donata alla campagna a solo qualche metro di distanza dal luogo sacro. Inoltre nei dintorni dell'ingombrante quantità di amianto, si trovano numerosissime e varie coltivazioni oltre che luoghi di ristorazione e svago. Peggio del pesce quest'ospite sicuramente "puzza" e desta preoccupazione, ma possibile che nessuno si sia accorto prima della sua presenza? In realtà ci siamo recati sul luogo scoprendo che l'eternit è situato al termine di un sottopassaggio posto in fondo alla strada che si dirama sulla destra una volta superato il Santuario. Varie lastre sono abbandonate proprio di fianco alla campagna, sfibrate, essendo sicuramente molto vecchie e inoltre deteriorate dagli agenti atmosferici. Prima di giungere al sottopassaggio in cui si trovano queste ultime però è inevitabile porre lo sguardo sulle enormi quantità di immondizia abbandonate sul ciglio della strada, tra cui stanziano servizi igienici, gomme da trattore, televisori, tessuti bruciati, botti di capodanno e vari altre impensabili rifiuti che andrebbero smaltiti adeguatamente mentre incoscienti geni del riciclo hanno pensato bene di bruciarli nel momento in cui se ne era creato un accumulo troppo ingombrante.

I luoghi sacri raccolgono sempre attorno ai propri spazi un fascino intangibile e supremo, che si creda o meno in una determinata religione, spesso e volentieri un luogo dedito al culto rivela attraverso silenziosi elementi della natura fusi a doni e ornamenti sacri, importanti verità regalando riflessioni e tranquillità. Barletta poi, dedica al culto della Madonna dello Sterpeto un mese intero, tradizioni e riti, insomma quella Madonna mulatta ritrovata tra gli sterpi raccoglie attorno a se numerosi credenti che, anche dopo il famoso "mese di maggio" in cui staziona permanentemente in città, vanno a trovarla presso il Santuario, la sua casa immersa nella campagna. E proprio tra quegli sterpi che adesso riposa tranquillamente una sostanza altamente nociva, messa al bando da tantissimi anni, cancerogena e pericolosa.

Il nome "Eternit" fu scelto originariamente dall'azienda produttrice per richiamare il concetto di "eternità", perfettamente calzante con la consistenza di una sostanza che richiede precise procedure di smaltimento per non nuocere a persone animali e perfino alle cose. L'eternità dell'incoscienza resta però dura a morire, mentre da un lato si celebrano sacralità e preghiera, dall'altro capo della strada abbandono e immoralità la fanno da padroni ricordandoci di una cittadinanza che ha ancora tantissima strada da percorrere.
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore
Eternit al Santuario di Barletta © Viviana Damore