Voto di scambio e concussione, Caracciolo indagato

Perquisizioni durante il Consiglio Comunale. Sono coinvolti anche Crudele, Piccinni e il cda della Bar.S.A.

giovedì 1 luglio 2010 17.30
A cura di Ester Binetti
Proprio mentre il consiglio comunale si apprestava a cominciare la seduta per l'approvazione del bilancio di previsione 2010, si sono eseguite le perquisizioni nelle stanze del municipio e nella sede dei servizi ambientali di Barletta (in via Callano, nei pressi della strada statale 16bis). Bisogna dire che nonostante l'ipotesi d'accusa formulata dal sostituto procuratore Marco D'Agostino di voto di scambio e di concussione, la seduta comunale è stata regolarmente presieduta dal presidente Caracciolo (che, come ricorda anche la Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, nello scorso maggio tramite il suo avvocato, Michele Cianci, fece presentare una richiesta formale alla Procura di Trani per avere delucidazioni sulla sua iscrizione o meno nel registro degli indagati , dopo la diffusione delle notizie di un'indagine a suo carico, che portò ad una risposta negativa da parte della procura).

Una vicenda che coinvolge il presidente del consiglio comunale e consigliere regionale del partito di maggioranza di Barletta (PD), Filippo Caracciolo, l'ex assessore Giuseppe Crudele, il consigliere comunale Francesco Piccinni e il consigliere di amministrazione nella società Bar.S.A., Katia Scelzi.
Le perquisizioni hanno portato all'acquisizione e al sequestro di documenti e computer da parte dei poliziotti.