«Volete sfiduciarmi? Potete farlo, gli strumenti li avete»

Cascella e la sua maggioranza tra prove di chiarimento e rottura definitiva

giovedì 5 febbraio 2015 10.26
A cura di Adriano Antonucci
Che il rapporto tra Pasquale Cascella e la sua maggioranza di centro-sinistra, dopo la luna di miele della campagna elettorale non sarebbe stato dei più semplici, lo si era capito sin dal primo consiglio comunale nell'ormai lontano 19 luglio 2013, quando ci vollero ben tre votazioni per eleggere alla presidenza del consiglio Carmela Peschechera. Quell'episodio, fu come un monito, un avviso ai naviganti, o in questo caso, al navigante Pasquale Cascella. Ciò che è accaduto nel successivo anno e mezzo è sotto gli occhi di tutti: provvedimenti approvati con maggioranze variabili, fibrillazioni continue, consigli comunali andati deserti e tanta tanta fatica nel governare una città sempre più fiaccata e devastata dalla crisi economica che la attanaglia senza pietà.

Ed allora cosa fare? Dopo l'ultimo increscioso episodio andato in scena nel consiglio comunale dello scorso venerdì il sindaco ed i rappresentanti delle forze di maggioranza si sono ritrovati martedì sera, per l'ennesima volta riuniti in quello che viene comunemente detto "tavolo politico". In tale occasione, il sindaco ha espresso tutto il suo rammarico per la situazione ed ha sottoposto alla maggioranza il documento poi reso noto nella serata di ieri. Nel corso del "tavolo" però, una frase ha colpito più di ogni altra, ed è questa: "Volete sfiduciarmi? Bene, gli strumenti li avete, fatelo sul bilancio". Tale affermazione del sindaco Cascella, poi riportata anche sul citato documento, va letta come una sferzata del primo cittadino ai partiti che dovrebbero sostenerlo.

La risposta a tale monito, è stata unanime e traducibile in queste poche parole: "Cambiamo passo, aumentiamo il dialogo e proviamo a governare davvero insieme questa città". Da questo scambio di opinioni appare chiaro che la maggioranza è davanti a tre diverse opzioni: continuare a vivacchiare, cambiare passo o staccare defintivamente la spina. Cosa accadrà? È difficile prevedere quello che potrà accadere, la politica barlettana riserva sempre sorprese, del resto anche la stessa "discesa" da Roma di Pasquale Cascella nel 2013 fu una sorpresa che andò a sparigliare le carte di una contesa elettorale che sembrava già ad appannaggio del centro-destra e di quel Giovanni Alfarano in procinto ora di passare al fianco di Michele Emiliano (ma questa è un'altra storia). Prima di azzardare previsioni, vorremmo aspettare di vedere quel che accadrà nel consiglio comunale convocato per lunedì. Probabilmente, se anche in tale occasione la maggioranza non dovesse tenere, qualcosa di importante potrebbe succedere, ma questo non è scontato. Le elezioni regionali si avvicinano, la campagna elettorale incombe ed allora, a chi converrebbe una crisi amministrativa? Beh, a questa domanda una risposta l'abbiamo di sicuro: non alla città di Barletta, che è stanca ed aspetta ormai da tanti tanti anni di essere governata in maniera chiara, forte e senza fibrillazioni.