Villa Bonelli: lo studio di un gruppo di studenti del Politecnico di Bari

Giovedì 23 novembre, nel dipartimento di Architettura, sarà allestita una mostra con gli elaborati prodotti

mercoledì 22 novembre 2023 15.01
Nei mesi scorsi - partendo da un sondaggio lanciato su BarlettaViva - ci siamo chiesti in che modo fosse possibile valorizzare Villa Bonelli, storico giardino datato XVIII secolo che rappresenta una ricchezza inestimabile per il patrimonio di Barletta.


Al momento la villa - pur essendo regolarmente curata - non è ben valorizzata e i cittadini hanno espresso alla redazione, in un sondaggio social, diverse idee per riqualificarla. Tra la strada della privatizzazione e la soluzione del polo culturale pubblico, sono tante le proposte emerse. Da museo a presidio culturale, da luogo di aggregazione per i giovani a polmone verde, sino a giardino privato dove organizzare mostre ed eventi culturali o a un parco botanico.

A questo proposito un gruppo di studenti del corso di laurea in Architettura del Politecnico di Bari ha svolto un rilievo in Villa Bonelli, nell'ambito del corso di Architettura di Paesaggio della professoressa Annalinda Neglia. Prima di recarsi sul posto, Michele Lacavalla di Barletta, Nicola Girardi di Santeramo in Colle e Marco Pastore di Cavallino si sono avvalsi sia di fonti storiche sia di fonti scritte, tra cui un libricino "Villa Bonelli - la storia e le immagini" frutto di una raccolta di informazioni da vari testi e cronache dell'800 restituite dall'istituto Garrone nel 2008.

In secondo luogo, hanno visitato il giardino per restituire il più accuratamente possibile le varie specie arboree presenti, le varie forme dei parterre irregolari, i sentieri, le varie costruzioni sparse nei due ettari e mezzo circa di giardino e l'edificio padronale.

«Il lavoro ci ha colpiti profondamente, in quanto ci ha permesso di scoprire un luogo straordinario composto non solo dall'architettura della villa di particolare pregio ed interesse storico – affermano gli studenti - ma anche da altre espressioni ulteriormente significative quali la pagliaia, la serra, il patrimonio fontaniero e le sue sculture».

Per Lacavalla l'attività è stata guidata anche da un profondo coinvolgimento personale. «Ho avuto la possibilità di lavorare su una parte della mia città – dichiara – per dare la dovuta grandezza e la dovuta dignità al giardino».

Con il coordinamento della professoressa Neglia, gli studenti impegnati nel progetto hanno organizzato una mostra degli elaborati che sarà allestita nel dipartimento di Architettura del Politecnico di Bari giovedì 23 novembre.