Via dei Muratori: sentenza ignorata. Da vent’anni si sono succeduti quattro sindaci

Aldo Musti: «Solo Cannito ora spinge per chiudere l’opera»

venerdì 31 ottobre 2025 14.14
"La sentenza TAR Puglia n. 81/2024 impone al Comune di Barletta di determinarsi sulla progettazione esecutiva del completamento di via dei Muratori, nella zona merceologica. A distanza di quasi vent'anni dalle prime progettazioni, questa disposizione resta ancora inattuata: un vuoto che interroga la città e attraversa quattro diverse amministrazioni comunali. Io stesso ne seguo la vicenda ormai da tempo e, ripercorrendo gli atti, emerge un dato inequivocabile: tutti gli indirizzi politici adottati nel corso degli anni sono rimasti lettera morta negli uffici tecnici". Così l'imprenditore della zona merceologica Aldo Musti.

Quattro sindaci, quattro delibere
2004 — Sindaco Francesco Salerno
Con la D.G.C. n. 153/2004, il Comune approva le progettazioni definitive ed esecutive delle urbanizzazioni nella zona merceologica, compreso il tratto di via dei Muratori oggi richiamato dalla sentenza del TAR. È da qui che tutto parte.
2011 — Sindaco Nicola Maffei
La D.C.C. n. 51/2011 ribadisce la volontà politica di completare quell'opera prevista sette anni prima.
2015 — Sindaco Pasquale Cascella
Con la D.C.C. n. 32/2015 viene corretta una discrasia cartografica nelle tavole del PRG riguardante proprio l'area di via dei Muratori.
2019 — Sindaco Cosimo Damiano Cannito
La D.C.C. n. 21/2019 riconferma l'indirizzo del 2011, ancora inattuato. È in questa fase che decido di farmi parte attiva, sollecitando il completamento delle opere previste sin dal 2004.
Vent'anni di atti, zero cantieri
Nel 2023 il Comune affida a uno studio esterno l'incarico di redigere la progettazione definitiva, per circa 40.000 euro. Dopo pochi mesi, però, l'incarico viene sospeso: emergono criticità note da oltre dieci anni — presenza di abusi, espropri non definiti, tracciati da riallineare.
Il 20 ottobre 2025, durante il Consiglio comunale, l'Assessore legge una nota del dirigente: la questione sarebbe stata segnalata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Presidenza della Repubblica. Nessuna spiegazione concreta, soltanto un riferimento a presunte "interferenze".

La spinta attuale
Tra le quattro amministrazioni succedutesi, oggi riconosco che è Cosimo Damiano Cannito l'unico a sostenere con forza il completamento degli interventi, anche coinvolgendo imprenditori e cittadini delle aree produttive — via Foggia, via Trani, via delle Industrie, via Callano.
Mi sono battuto perché gli indirizzi politici venissero rispettati, non per interesse personale ma perché credo nel valore delle regole e nella necessità che le istituzioni facciano ciò che promettono. Quando una sentenza non viene eseguita, non è solo il singolo cittadino a subire: è il principio di legalità a vacillare.

Il nodo aperto
Tre indirizzi politici e quattro sindaci non sono bastati per completare le opere. Resta una domanda fondamentale: perché gli atti deliberati dal Consiglio non hanno mai trovato esecuzione nei settori comunali? E soprattutto: l'impegno attuale sarà sufficiente per chiudere una ferita amministrativa che dura da vent'anni? Io continuo a crederci: non per noi, ma per chi verrà dopo. Per una città in cui le regole si rispettino e le opere pubbliche si realizzino davvero.