Via dei Muratori, la strada che non c'è

La nota dell'imprenditore Aldo Musti

sabato 16 agosto 2025 11.58
«Oggi ricorre il 14° anniversario di una vicenda paradossale per la città di Barletta: quella della cosiddetta via dei Muratori, nella zona industriale alle spalle di via Foggia. Una strada parzialmente realizzata con fondi pubblici – nei primi anni 2000 – ma mai completata, né ufficialmente riconosciuta sotto il profilo urbanistico, con effetti che ancora oggi penalizzano decine di aziende e centinaia di lavoratori». Così l'imprenditore Aldo Musti.

«Tutto iniziò il 16 agosto 2011, quando nove imprenditori firmarono una lettera pubblica denunciando l'assurdità della situazione: una strada realizzata, ma invisibile per alcuni settori comunali. Addirittura risultava possibile costruire sul suo tracciato. Intanto però, fognature e tratti di carreggiata erano già stati realizzati. Il caso fu ripreso dalla stampa come "via dei Muratori, la strada che non c'è". Nel 2017, il Consiglio di Stato confermò ufficialmente che la strada esisteva. Nel 2024, il TAR di Bari ha fatto chiarezza con la sentenza n. 81/2024: il Comune deve progettare e completare la strada. A oggi, agosto 2025, quella sentenza non è stata eseguita.

Nel frattempo, il traffico in uscita da via Foggia resta critico, e la zona merceologica continua a non avere una viabilità parallela né adeguata. A risentirne non sono solo le imprese, ma anche la sicurezza, l'accesso ai servizi di emergenza, la vivibilità dell'area industriale. Ieri, negli auguri di Ferragosto diffusi dall'Amministrazione comunale, si è parlato di opere pubbliche e visioni future. Nessun riferimento però alla vicenda della via dei Muratori. Eppure si tratta di una questione che riguarda fondi pubblici già spesi, legalità da rispettare e un'area produttiva strategica per la città. Ci permettiamo di richiamare l'attenzione, ancora una volta, su un'opera piccola, ma simbolica. Perché qui non si chiede un favore, ma semplicemente il rispetto della legge e della collettività. Noi della Zona Merceologica».