Via dei Muratori: l’unità politica di ieri come bussola per la trasparenza di oggi
La nota di Aldo Musti
martedì 25 novembre 2025
12.05
"Negli anni, sul completamento delle urbanizzazioni di via dei Muratori, si è registrata una volontà politica chiara e trasversale. Le delibere consiliari del 2011 (21 voti favorevoli su 22) e del 2019 (24 voti favorevoli su 25) testimoniano un indirizzo pressoché unanime, espresso da amministrazioni diverse per colore politico, ma identiche nella convinzione che si trattasse di un'opera necessaria e non più rinviabile". Così l'imprenditore della zona merceologica Aldo Musti.
"Quell'unità rappresenta un patrimonio importante, soprattutto in un momento in cui la città attende risposte concrete e trasparenti su una questione che va avanti da oltre un decennio. Oggi, nel giorno del Consiglio comunale, ci si aspetta che proprio quella compattezza – già dimostrata nel passato recente – possa tornare a essere un riferimento utile per tutti, indipendentemente dalle appartenenze politiche o dai ruoli istituzionali. La cittadinanza chiede chiarezza, e lo fa legittimamente: perché gli indirizzi politici espressi con larghissima maggioranza nel 2011 e nel 2019 non sono stati eseguiti? Perché la sentenza n. 81/2024 del TAR, che ha richiamato obblighi e adempimenti precisi, non ha ancora prodotto atti conseguenti?
Si tratta di domande semplici, lineari, che meritano risposte altrettanto lineari e documentali. Non per cercare colpevoli, ma per ristabilire un principio fondamentale: le istituzioni devono garantire continuità amministrativa e rispetto degli atti, soprattutto quando questi sono stati adottati con un consenso così ampio. Oggi non è solo il giorno di un dibattito tecnico o procedurale: è l'occasione per ristabilire un rapporto di fiducia, per condividere pubblicamente ragioni, ritardi, passaggi mancati e prospettive concrete. Lo si deve ai cittadini, alle imprese dell'area interessata e a chiunque, negli anni, ha creduto che via dei Muratori sarebbe stata finalmente completata. La speranza è che la politica – tutta, nessuno escluso – possa ritrovare quella compattezza che già la storia recente di Barletta aveva dimostrato essere possibile. Perché solo unendo volontà politica, atti coerenti e trasparenza, si può finalmente chiudere una vicenda che la città attende da troppo tempo".
"Quell'unità rappresenta un patrimonio importante, soprattutto in un momento in cui la città attende risposte concrete e trasparenti su una questione che va avanti da oltre un decennio. Oggi, nel giorno del Consiglio comunale, ci si aspetta che proprio quella compattezza – già dimostrata nel passato recente – possa tornare a essere un riferimento utile per tutti, indipendentemente dalle appartenenze politiche o dai ruoli istituzionali. La cittadinanza chiede chiarezza, e lo fa legittimamente: perché gli indirizzi politici espressi con larghissima maggioranza nel 2011 e nel 2019 non sono stati eseguiti? Perché la sentenza n. 81/2024 del TAR, che ha richiamato obblighi e adempimenti precisi, non ha ancora prodotto atti conseguenti?
Si tratta di domande semplici, lineari, che meritano risposte altrettanto lineari e documentali. Non per cercare colpevoli, ma per ristabilire un principio fondamentale: le istituzioni devono garantire continuità amministrativa e rispetto degli atti, soprattutto quando questi sono stati adottati con un consenso così ampio. Oggi non è solo il giorno di un dibattito tecnico o procedurale: è l'occasione per ristabilire un rapporto di fiducia, per condividere pubblicamente ragioni, ritardi, passaggi mancati e prospettive concrete. Lo si deve ai cittadini, alle imprese dell'area interessata e a chiunque, negli anni, ha creduto che via dei Muratori sarebbe stata finalmente completata. La speranza è che la politica – tutta, nessuno escluso – possa ritrovare quella compattezza che già la storia recente di Barletta aveva dimostrato essere possibile. Perché solo unendo volontà politica, atti coerenti e trasparenza, si può finalmente chiudere una vicenda che la città attende da troppo tempo".