Verde a Barletta, il sindaco replica: «Il cambiamento richiede tempo»

La risposta del primo cittadino alla nota di Franco Caputo

martedì 30 aprile 2019 17.18
In seguito alla nota scritta da Franco Caputo, giunge una replica da parte del sindaco Cosimo Cannito. «La verità è sempre più semplice e tranquillizzante delle congetture e delle teorie, soprattutto quando queste ultime sollevano il sospetto che derivino da un pregiudizio politico. Un breve excursus potrà essere utile per fare chiarezza su quanto scrive un ex amministratore comunale sul portale Barlettaviva.it, nel suo intervento dal titolo "Il verde in città, questione di punti di vista". Appunto! Ma i fatti non sono una questione di punti di vista.


L'intervento dell'ex amministratore parte dalla barriera di alberi piantati circa un anno fa nei pressi dell'uscita Patalini della statale 16 bis e, prendendo spunto da un evento tanto naturale quanto ingovernabile, il fatto cioè che 30 di quei 100 alberi si siano seccati, imbastisce una filippica a tutto tondo nei confronti del Comune e dell'Amministrazione comunale di Barletta, delle politiche ambientali e sociali, insinuando una presunta predilezione del centro nei confronti delle periferie e altro ancora. Quell'intervento di piantumazione, voluto dall'Amministrazione comunale precedente con il coinvolgimento della cementeria Buzzi Unicem, fu realizzato in un momento poco adatto alla piantumazione. Ma tant'è. Era stato deciso e si era in campagna elettorale per le amministrative. Ma dopo un anno, nonostante le cure e i solleciti alla cementeria al rispetto della convenzione che prevedeva che i cipressi acquistatati dalla ditta Liddo di Andria fossero sostituiti in caso di non attecchimento, la sorte di parte di quegli alberi non è stata felice ma di sicuro non per colpa dell'amministrazione comunale. Circa un terzo di quei cipressi sempre verdi, che si sviluppano in altezza oltre che in volume, realizzando delle vere e proprie barriere, sono morti e li si è dovuti rimuovere. L'ideale sarebbe attendere l'autunno per rimpiazzarli ma in ogni caso lo si farà nel momento adatto per non incorrere nello stesso inconveniente di un anno fa e, allo stesso tempo, per andare incontro alle esigenze dei residenti della zona e dei cittadini di Barletta.

Ogni giorno mi preoccupo di girare per la città per verificare in prima persona quello che accade, quello che non va e che si può migliorare. Non ci sono "Modalità" particolari né "uffici di riferimento" come scritto sempre nell'articolo pubblicato su Barlettaviva, non ci sono canali privilegiati. Lo dico sempre e i cittadini lo sanno, ascolto tutti quelli che hanno bisogno di parlare con me, che siano singoli cittadini, rappresentanti di associazioni, realtà sportive, culturali.

Certo affidarsi alla buona volontà di un privato per pianificare il verde in città non mi sembra molto corretto e questo lo sappiamo bene. Fra un mese sarà passato un anno da che siamo al governo. I cambiamenti richiedono tempo!».