Tribunali, la Corte Costituzionale boccia il referendum contro i tagli

La Consulta si è riunita oggi in Camera di Consiglio

mercoledì 15 gennaio 2014 14.20
Non ci sarà alcun referendum sulla nuova geografia giudiziaria. La Corte Costituzionale ha infatti dichiarato inammissibile la richiesta di referendum abrogativo, avanzata da nove Consigli regionali, tra cui quello della Puglia, inerente la riforma, entrata in vigore il 13 settembre scorso, che ha portato alla soppressione di circa mille uffici giudiziari minori in tutta Italia, tra cui quello di Barletta. Le motivazioni della Corte saranno depositate entro i termini di legge.

La Corte costituzionale ha infatti dichiarato ''inammissibile la richiesta di referendum abrogativo riguardante: l'art. 1, commi 2, 3, 4, 5, 5-bis della legge 14 settembre 2011, n.148 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 agosto 2011, n.13, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari); l'intero decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 (Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n.148); l'intero decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156 (Revisione delle circoscrizioni giudiziarie -Uffici dei giudici di pace , a norma dell'art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148)''.