«Strade non lavate e odori nauseabondi», appello del consigliere Dibenedetto

Pessima figura per gli esercenti ma anche per l'amministrazione comunale. Pericolo per la salute dei barlettani

mercoledì 31 agosto 2011
«Passeggiando per le vie del centro storico cittadino ho appreso diverse lamentele da parte di titolari di bar, pizzerie e ristoranti sulla scarsa pulizia delle strade. Molti di questi esercenti mi hanno fatto notare che alcune strade non vengono lavate da molto tempo. Ad aggravare la situazione vi sono gli odori nauseabondi dei cassonetti dell'immondizia che invadono le vie nasali dei fruitori degli esercizi in oggetto che, come ben sappiamo, si soffermano ad assaporare i nostri prodotti tipici». Scrive così il consigliere comunale dell'IdV, Michele Dibenedetto, in merito ad un annoso problema che attanaglia molte strade di Barletta, quali cattivi odori e scarsa igiene, che soprattutto d'estate rasentano l'apice della sopportazione.

«Finché si tratta di cattivi odori è niente confronto a quanto potrebbe derivare, da questa situazione, alla salute dei cittadini. Alcuni esempi? Potremmo trovarci dinanzi alla presenza di escherichia coli, coliformi totali e fecali, salmonelle, shigelle e quant'altro, vale a dire contaminazioni fecali di uccelli o mammiferi (quali ratti e scarafaggi) definiti "vettori di malattie".

A farci una pessima figura sono, non solo gli esercenti nei confronti dei propri clienti, ma soprattutto noi amministratori nei confronti dei nostri cittadini e di quanti la sera frequentano le meravigliose e suggestive vie del centro.

Una città che si appresta a diventare turistica non può permettersi queste defezioni ed è per questo che auspico un'immediata pulizia delle strade cittadine, in particolar modo delle vie del centro storico quali: via Nazaret, corso Vittorio Emanuele (nei pressi delle attività che trattano dolciari), via Marina, via Duomo, via E. Fieramosca, nei pressi della cattedrale e dell'ex carcere. Senza, ovviamente, tralasciare tutte le altre strade della nostra città ma in questo particolare momento credo che sia urgente intervenire là dove si consumano cibi e bevande.

Mi appello al buon senso del Direttore della Bar.S.A. s.p.a., al quale voglio ricordare che sta dirigendo una municipalizzata pugliese e non campana!».