Stella Mele è a Roma

Possibile una novità clamorosa nel Centrodestra?. La giovane intraprendente non molla

domenica 13 marzo 2011
A cura di Michele Sarcinelli
Barlettalife è stata la prima testata a ritenere possibile un ricambio generazionale nel Centrodestra, offrendo ai lettori, dati alla mano, la notizia che la stragrande maggioranza delle liste, eccettuato il PdL, protendeva a candidare sindaco la giovane politica barlettana Stella Mele dopo la rinuncia di Bartolo Tatò. Nonostante il collegiale documento consapevolmente sottoscritto, interpretasse strategica e quanto mai opportuna quella scelta non improvvisata, ma meditata in tante riunioni, giornalisticamente ci ritrovammo con una velleitaria negativa interpretazione.

Il partito di maggioranza relativa, il PdL, impose infatti nuovamente la candidatura di partito proiettando per l'incarico a candidato sindaco la coordinatrice locale Mariagrazia Vitobello. Ma il mal di pancia nella stessa compagine del Centrodestra dissidente, impera vivace e nessuna camomilla riesce a placare in molte liste l'effervescenza di quella inusitata possibilità, appunto Stella mele, under 30 ma con buona e sofferta continuità politica. Ella è a Roma chiamata dai vertici del Suo partito a spiegare nei dettagli quale realistica possibilità lei abbia e quali forze politiche sorreggerebbero ad oggi una Sua autonoma corsa per corso Vittorio Emanuele.

Illazioni giornalistiche (sì! Ancora le stesse) ma appare giusto innestarsi nel grande circo mediatico delle supposizioni non tanto poi surreali. Fatto sta che la conferenza stampa, prima annunciata dal Centrodestra e poi decisamente annullata sine die, e che avrebbe sancito la più nota candidatura, è oscurata da mille ma e tanti ni. Non c'è evidente convincimento nella scelta e la matematica elettorale pare non possa attualmente portare risultati apprezzabili al Centrodestra che non può rischiare defaillance, specie se raffrontabili con la più bella figura delle amministrative andriesi.

Tornando al viaggio romano, la Mele certo non ha passeggiato per via dei Condotti e tanto meno nella salottiera via Borgognoni, bensì in più circoscritti ambiti politici romani influenti, ai quali potrebbe aver raccontato delle simpatie che, seppur non eccessive, gode in ambiti locali barlettani. Non molla insomma la intraprendente giovanotta che avrebbe avuto ogni motivo, nel suo recente politico, di arrendersi, abbandonare ogni sconforto patito e vivere di rendita la felicità del suo tempo. Non molla forse perché è politica di razza.