Sparatoria a Barletta, il commento del Collettivo Exit

La nota degli attivisti

sabato 25 ottobre 2025 16.01
La gambizzazione di Giuseppe Di Bari Presidente del Comitato 167 segna un punto di non ritorno per la città di Barletta". Così il Collettivo Exit.

"Questo episodio mostra con nuda chiarezza che si è deciso di alzare il tiro e di andare a colpire chi ha deciso di intromettersi negli affari politici cittadini. Ed è chiaro anche ad un bambino che questo ennesimo atto criminale ha una matrice tutta "politica".
Sì vuole intimidire e fermare chi cerca di occuparsi della cosa pubblica fuori dalle logiche spartitorie e consociativiste. Come abbiamo più volte denunciato la città di Barletta non è soltanto preda di una criminalità spicciola che attraversa le nostre strade e le nostre piazze sviluppando economia illegale. Ci troviamo dinanzi ad un salto di qualità nell'ambito criminale; la costituzione di una borghesia criminale che controlla pezzi di economia legale. Questa borghesia criminale mantiene stretti rapporti con la classe politica a cui demanda il ruolo di esecutore dei propri interessi. Sembra quasi che la classe politica barlettana da anni abbia deciso di dare le chiavi della città a questi soggetti.

Uscire da questa sorta di incubo non sarà facile e soprattutto non lo si potrà fare con questa amministrazione che minimizza o rimane in silenzio davanti a questi episodi. La risposta deve venire dal basso con una mobilitazione popolare che rimetta al centro la costruzione di una comunità solidale, capace di curare le ferite che attraversano la nostra società. Ci vorranno anni per invertire la rotta ma c'è bisogno di far partire questo percorso. Tutto ciò deve avvenire tenendo fuori quella classe politica che ha mostrato in tutti questi anni la sua inadeguatezza e il suo totale fallimento".